LA STRADA DELLA MORTE.  A settembre l’ANAS inizia il progetto di fattibilità per il raddoppio della Variante Caserta-S. Maria C.V. Approvato l’emendamento di Gianpiero Zinzi

9 Luglio 2025 - 12:48

Farà parte della legge di conversione del decreto infrastrutture. Vi spieghiamo come ha funzionato la vicenda che consiste in pratica in una doppietta di qualità

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CASERTA (g.g.) Un decreto legge, come purtroppo in pochi sanno, rappresenta una modalità di legiferazione quasi obbligatoria. Nasceva come strumento eccezionale offerto ai governi per fronteggiare delle urgenze, è stato fatto diventare regola da regolamenti parlamentari farraginosi e fondamentalmente paralizzanti per l’andamento della formazione legislativa che in pratica penalizza le maggioranze parlamentari.

Un decreto legge ha il vantaggio di godere di un sentiero sgombro, una corsia preferenziale derivata dal fatto che deve essere convertito in legge dal parlamento entro e non oltre 60 giorni. Sia i governi di centrosinistra che quelli di centrodestra hanno creato una condizione di fatto in cui questo strumento è utilizzato, ormai, stabilmente al punto che quest’estate si è creato un vero e proprio ingorgo di approvazioni dei decreti del governo. Il sistema sembra complicato, ma basta metterci un attimo la testa e si capisce: il decreto arriva in Parlamento, va nella commissione competente per la materia di cui si occupa. Qui c’è un relatore di maggioranza che, dopo aver raccolto tutte le istanze dei deputati o dei senatori, ne discute con il governo, di solito con il ministro per i rapporti con il parlamento e dopo aver trovato l’equilibrio, dopo aver ricevuto in pratica il placet dell’esecutivo, presenta in un solo emendamento le modifiche grandi e piccole al decreto

Così è successo in questi giorni anche con il cosiddetto decreto infrastrutture che è uscito ieri dalla commissione della Camera connessa alla materia e di qui a pochi giorni sarà votato dalla camera dei deputati per poi andare al sentato blindato dalla maggioranza e rapidamente convertito in legge in maniera definitiva entro i 60 gg previsti dalla Costituzione.

Nel maxi emendamento nell’articolo 1 bis, di quella che sarà la legge sulle infrastrutture, vengono elencate una serie di opere pubbliche stradali il cui testo integrale potete leggere in calce a questo articolo. Tra queste, in bella posta, vi è, fortunatamente per i casertani, anche la Strada Statale 700, da noi conosciuta come famigerata variante Anas quella che in origine avrebbe dovuto collegare la cintura di Maddaloni compresa la parte importante dell’Interporto alla città di Capua con successiva immissione nelle strade che vanno verso il litorale domizio

La strada statale 700 è rimasta monca dell’ultimo tratto e termina nei pressi del casello autostradale di Santa Maria Capua Vetere. Ma questa è un’altra storia.

Se nella fase di conversione in legge del decreto fosse rimasto vivo ed in opera il solo maxi emendamento del relatore per la Variante Anas famigeratissima, strada tragica, che ha mietuto vittime su vittime avrebbe avuto rispetto all’attività del governo svolta attraverso la stessa Anas questo tipo di postura, di configurazione: la legge attiva l’Anas a sviluppare studi attività preliminari per addivenire poi alla progettazione. E’ importante che la variante sia in questo elenco e questo va ascritto al merito di Zinzi che questa cosa ha voluto fortemente. Ma se notate nella premessa dell’articolo 1 bis non si parla di money, di quattrini. Si da all’Anas una delega per studiare, per porre le basi di una progettazione. Ed ecco l’emendamento nell’emendamento. Qualcosa che è difficile da ottenere nelle fasi di conversione dei decreti in legge ordinaria. Occorre pesare politicamente. A Gianpiero Zinzi costa sicuramente molta fatica svolgere insieme la funzione di deputato e quella di coordinatore regionale della Lega. Ma da quando ha assunto questa carica, è evidente che il suo peso specifico sia aumentato ancora di più. Durigon che è stato commissario del partito in Campania per mandato diretto di Matteo Salvini, continua a supportarlo. E siccome l’uomo di Latina è uno che conta e non poco, capita che all’articolo 1 bis del decreto infrastrutture in fase di conversione in legge venga applicato un emendamento dal titolo: “Altri interventi infrastrutturali”. E poi la sostanza: “ai fini della risoluzione definitiva dei problemi viabilistici e di congestionamento da traffico del territorio della provincia di Caserta e per garantire la sicurezza degli utenti anche in coerenza con gli obiettivi europei di riduzione dei morti e dei feriti sulle strade  è autorizzata la spesa di 4 milioni di euro per l’anno 2025 a favore dell’Anas per la realizzazione di un progetto di fattibilità tecnica ed economica per la realizzazione del raddoppio della tangenziale di Caserta in nuova sede ovvero nella realizzazione di una seconda corsia peer senso di marcia della strada statale 700 della Reggia di Caserta”

In conclusione i 4 milioni sono utilizzabili nel 2025. Per cui, l’Anas, presumibilmente già a settembre comincerà a mettere su carta il progetto di fattibilità. Li c’è un problema serio costituito dalla galleria lunga che transita letteralmente sotto ad un complesso immobiliare di via Amalfi costeggiando parallelamente l’ospedale civile. Se avremo occasione e la possibilità per farlo seguiremo nel suo contenuto e nel suo dettaglio il lavoro progettuale sulla fattibilità realizzato dall’Anas.

Ora, non è che il raddoppio della Variante Anas è proprio dietro l’angolo però la procedura è realmente iniziata

A quella del protagonista dell’emendamento Gianpiero Zinzi si sono aggiunte le solidali, quandanche non fondamentali, firme degli altri deputati della provincia di Caserta Gimmi Cangiano Marco Cerreto e Stefano Graziano