Commissario di Polizia aiuta camorrista con il porto d’armi, i soldi passano per la fidanzata-avvocato: assolto ma sospeso

30 Luglio 2025 - 10:25

CASERTA – Un ex commissario della Polizia di Stato in passato attivo nella provincia di Caserta, è stato definitivamente sanzionato con 2 mesi di sospensione nonostante la precedente assoluzione per corruzione. Il TAR Campania ha respinto il suo ricorso, confermando la legittimità della punizione disciplinare.

L’uomo, già in pensione, era stato accusato di favorire il rilascio di porti d’armi a presunti affiliati al clan dei Casalesi, facendo percepire alla compagna avvocato compensi di 2.500 euro. Sebbene assolto in sede penale per insufficienza di prove nel 2021, i giudici avevano comunque rilevato una condotta “incompatibile con il ruolo”.

Inizialmente il Consiglio di Disciplina aveva proposto una multa, ma il Capo della Polizia – ritenendo la sanzione troppo lieve – aveva disposto invece 2 mesi di sospensione. Il TAR ha ora confermato questa decisione, spiegando che l’assoluzione penale non esclude responsabilità disciplinari quando il comportamento appare comunque riprovevole.

La sentenza chiude una vicenda durata 4 anni, durante i quali l’uomo aveva prima denunciato il silenzio dell’amministrazione sulla sua richiesta di accesso agli atti, poi impugnato la sanzione. Il tribunale ha respinto tutte le richieste, compresa quella di risarcimento, ma ha stabilito la compensazione delle spese processuali.