Marcianise, licenziato operaio dopo la protesta: scatta lo sciopero davanti ai cancelli Jabil. USB: “Gravissima ritorsione, pronti alla mobilitazione”

20 Agosto 2025 - 18:23

Il licenziamento, comunicato in mattinata, ha suscitato immediata reazione da parte dei colleghi

MARCIANISE – Clima incandescente allo stabilimento Jabil di Marcianise, dove nella giornata di oggi è scoppiata una protesta spontanea dei lavoratori dopo il licenziamento di Pasquale Zeno, dipendente noto per aver partecipato attivamente alle recenti mobilitazioni contro la gestione del sito produttivo da parte di Jabil e TME.

Il licenziamento, comunicato in mattinata, ha suscitato immediata reazione da parte dei colleghi, che hanno dato vita a un presidio davanti ai cancelli dell’azienda, denunciando un atto che definiscono “inaccettabile” e “punitivo” nei confronti di chi ha esercitato il proprio diritto di protesta.

A intervenire con forza è stata l’Unione Sindacale di Base (USB), che in una nota ha parlato di “ritorsione antisindacale” e di un tentativo di colpire chi si espone per difendere il lavoro. “Siamo di fronte a un attacco alla libertà di espressione e ai diritti dei lavoratori – si legge nel comunicato – un fatto tanto più grave perché avviene in un contesto già segnato da forti tensioni, mancanza di chiarezza sul futuro dell’azienda e preoccupazioni per l’occupazione”.

Nonostante il periodo estivo, USB ha annunciato che non intende restare a guardare e ha già avviato la preparazione di una serie di iniziative di protesta, fino a una possibile mobilitazione nazionale a difesa di Zeno e di tutti i lavoratori del gruppo.

“Colpire uno di noi significa colpire tutti – conclude la nota – e la risposta sarà collettiva e determinata”.