IL VIDEO. Sequestrati bar e ristorante nel noto lido casertano. IL NOME del condannato per camorra che li gestiva, il ruolo della figlia 24enne e un altro famoso locale “di famiglia”

10 Settembre 2025 - 11:48

Il lido resta libero. Il provvedimento, infatti, riguarda la cessione di un ramo d’azienda, ovvero l’area food del lido La Favorita, ora Alta Marea. I precedenti di Luigi Russo e la denuncia per falso

CASTEL VOLTURNO – Un bar e il ristorante all’interno del lido La Favorita, ora noto con il nome Alta Marea, sono stati sequestrati nelle prime ore di questa mattina dal nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di finanza di Caserta, a seguito di un’operazione coordinata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere.

I militari guidati dal tenente colonnello Carlo Cardillo, coadiuvati e gli agenti di polizia di Castel Volturno del dirigente Massimiliano Mangione, hanno messo i sigilli solo all’area food del lido, rimasto libero e utilizzabile.

Questo perché il provvedimento ha colpito coloro che avevano ricevuto la cessione di una parte del ramo di azienda del lido La Favorita, la cui concessione demaniale è nelle mani della famiglia dell’imprenditore Antonio Ciotola. Quest’ultimo avrebbe ceduto solo la parte bar e ristorante alla famiglia di Luigi Russo, già condannato nel 2022 in via definitiva per concorso esterno in associazione mafiosa.

Russo fu coinvolto nell’inchiesta relativa agli interessi del clan dei Casalesi sui parcheggi nel comune di Aversa. Non sappiamo se la condanna sia connessa a tale vicenda, ma sicuramente si tratta di soggetto pregiudicato. Inoltre, Luigi Russo è il cognato di Loran John Perham, figlio dell’ufficiale della NATO che aiutò a fuggire Giuseppe Setola e condannato per concorso in omicidio di Raffaele Granata

Luigi Russo è un personaggio molto noto a Castel Volturno. La sua famiglia, sempre tramite la figlia Alessandra, firmataria del contratto di cessione del ramo di azienda con i Ciotola, gestisce anche il bar Chilometro 42, situato a Castel Volturno.

L’accordo tra i titolari della concessione demaniale dell’isola Favorita ed Luigi Russo, tramite la figlia Alessandra, ha fatto sollevare le antenne alle forze dell’ordine, che stanno eseguendo un’attentissima attività di controllo di tutte le concessioni demaniali del litorale di Castel Volturno. Un

focus voluto dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere guidata da Pierpaolo Bruni che circondò dopo Castel Volturno, si sposterà anche a Mondragone e nella zona di Baia Domizia.

L’assenza di un documento, ovvero dell’autorizzazione comunale alla cessione di questo ramo, essendo connesso ad un bene demaniale, rendeva illegittimo l’utilizzo da parte di Russo del bar e del ristorante.

Veniamo al sequestro, legato al codice Antimafia. L’articolo 67 prevede che può essere sottoposto a misure di prevenzione, leggasi in questo caso sequestro, l’attività di chi convive con la persona che ha connessioni con la criminalità organizzata o che quest’ultima determini l’indirizzo dell’attività economica.

Ed è quello che ha fatto Luigi Russo, soggetto preposto per presentare la Scia al comune di Castel Volturno e segnalato dagli investigatori quale parte attiva nella gestione del bar e del ristorante.

I suoi precedenti, non segnalati nella richiesta di Scia, relativamente al passaggio sui criteri di onorabilità, e l’utilizzo da parte di un soggetto con precedenti per camorra di una porzione di un bene demaniale sono stati al centro dell’attività dei finanzieri.

Per la mancata segnalazione della condanna nella Scia, Russo è stato denunciato per il reato di falso. La condanna per reati di camorra superiore ai tre anni, invece, ha provocato il sequestro del bar e del ristorante.