MARCIANISE. Ancora doppi turni alla scuola “Leopardi”, il malcontento dei genitori: “Bambini stanchi e privati delle loro attività”
30 Settembre 2025 - 11:47

Una nuova circolare proroga le lezioni pomeridiane. Una madre scrive una lettera a sindaco e assessori. La consigliera comunale Jole Giuliano: “Disorganizzazione totale”
MARCIANISE (M.C.V.) – Cresce la tensione tra i genitori degli alunni dell’Istituto Comprensivo “Aniello Calcara”, in particolare quelli del plesso di scuola primaria “Giacomo Leopardi”, dove i lavori di ristrutturazione dell’edificio scolastico hanno costretto alunni e insegnanti a seguire le lezioni su turni pomeridiani, dalle 13:30 alle 18:30. Una situazione che, secondo le famiglie, sta generando forti disagi nella gestione quotidiana.
Il cambio di orario, necessario per consentire gli interventi strutturali all’edificio, sta penalizzando soprattutto i più piccoli. I genitori denunciano che i figli, dopo ore di lezione pomeridiana, tornano a casa affaticati e privati del tempo per sport, studio individuale o semplici momenti di svago.
Ad alimentare ulteriormente il malcontento, in queste ore è stata diramata una nuova circolare firmata dalla dirigente scolastica Francescaromana Boccini, che comunica l’estensione dei turni pomeridiani per almeno altri dieci giorni. Una madre ha scritto una accorata lettera, indirizzata al sindaco Antonio Trombetta e agli assessori, descrivendo tutti i disagi della situazione i cui suo figlio e gli altri studenti si trovano forzosamente.
A prendere posizione, oltre ai genitori, è anche la consigliera comunale Jole Giuliano, che punta il dito contro la mancanza di programmazione e l’ennesima proroga dei lavori:
“I lavori alla scuola elementare Leopardi — ci avevano detto, e l’avevano detto ai genitori — non si sarebbero protratti oltre la settimana appena trascorsa. Ma, come nella più banale delle storie, arriva una nuova circolare che allunga i turni pomeridiani di altri dieci giorni. E sicuramente questa non sarà l’ultima decade di sacrifici per i piccoli studenti e le loro famiglie.”
La consigliera denuncia che i lavori sono ancora in alto mare, tra aule da completare e muri in cartongesso da abbattere. Le famiglie, dal canto loro, devono fare i conti con problemi organizzativi, costi per baby-sitter, ferie forzate e congedi da lavoro.