TERREMOTO AL 118. Roberto Mannella, imputato in un processo, rimosso dalla sua funzione di capo dell’emergenza Asl dal neo Direttore Generale Antonio Limone
10 Ottobre 2025 - 12:36

La decisione è arrivata qualche giorno fa. Motivazione e dettagli li potete leggere all’interno dell’articolo
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CASERTA (g.g.) – Roberto Mannella è un professionista sicuramente valido. Non lo abbiamo mai messo in discussione. Valido, ma, purtroppo, arretrato nella concezione stessa di quello che è e deve diventare giorno per giorno, con l’evoluzione del tempo, un moderno manager del settore della sanità. Mannella ragiona come uno di 30/40 anni fa, ragiona come uno che operava nelle vecchie Usl
Valido professionista, ripetiamo, ma con due difetti che finiscono per ridurre la qualità complessiva della sua funzione di dirigente dell’unità operativa complessa e l’emergenza 118: la superbia, che è un problema serio da Dante Alighieri in poi, alla quale si connette, quasi automaticamente, l’idea di una intoccabilità che rende assolutamente improponibile ai suoi occhi ogni volontà di considerare ogni forma critica del suo operato un atto di lesa maestà e non un occasione di confronto e di miglioramento cognitivo di chi la critica la riceve e di chi la critica la formula. Così, in questi anni quando il servizio del 118 è finito fatalmente, automaticamente sotto la lente d’ingrandimento del nostro giornale dato che CasertaCe è solamente un giornale normalissimo che per definizione non può ignorare fasi cruciali o comunque importanti della vita di persone, di cittadini che hanno bisogno di un soccorso di emergenza sanitaria.
Al dottor Roberto Mannella abbiamo cercato di farglielo capire in tutte le lingue che sarebbe stato follo autocensurarci su questi argomenti e che se lui era abituato alle auto consegne del silenzio era solo perché in questa provincia non c’era, e forse ancora non c’è, una editoria normale. Tutte le volte che abbiamo scritto un articolo sul 118 che rimbalzava, ovviamente, su chi questo dirigeva ricevendo un lauto stipendio ci siamo sempre preoccupati di chiedere a Roberto Mannella l’esplicazione di un suo punto di vista, di una sua replica, di un suo scritto che magari smentisse totalmente il nostro racconto. Mai, forse solo mezza volta; una mezza volta che non ha avuto mai seguito. E questo come abbiamo scritto cento volte, non è un modo di dirigere un servizio pubblico sanitario nel terzo millennio. Avrebbe anche potuto evitare di scrivere direttamente. Ma bene o male l’Asl di Caserta ha sempre avuto un ufficio stampa
Sapete cosa ha fatto Mannella? Querele ossia atti intimidatori nei nostri confronti per articoli che lui, solo per lesa maestà, ha considerato diffamatori
Noi siamo diversi però da Mannella e oggi, nel momento della massima difficoltà della sua carriera, auspichiamo e ci auguriamo che possa superare brillantemente il problema giudiziario in cui è rimasto invischiato relativamente ad attività del 118.
Ci risulta che a novembre, inizierà il dibattimento nel quale è imputato e ci auguriamo anche che possa chiudere brillantemente la sua carriera di dirigente Asl. Per il momento, il neo direttore generale, Antonio Limone, per non sospenderlo dal servizio, lo ha trasferito altrove e da qualche giorno Mannella, dopo una 30ina d’anni, non è più, almeno per il momento, responsabile dell’U.O.C. dell’emergenza 118
E’ successo che nei giorni immediatamente successivi al proprio insediamento, Antonio Limone abbia razionalizzato la funzione di responsabilità sulla sicurezza dei luoghi di lavoro del servizio di emergenza. Fino ad oggi, infatti, ogni direttore di distretto era responsabile di questa delicata attività di controllo
Limone, non senza ragione, ha formalmente chiesto a Roberto Mannella di assumere, centralizzandola, la suddetta funzione. Il dirigente, evidentemente abituato ad avere un rapporto diverso con i direttori generali con i quali è sempre riuscito a modulare il livello del suo impegno e la cifra di soddisfacibilità dei suoi obiettivi, non creando in cambio grane attraverso richieste di miglioramento dei servizi sul territorio come noi abbiamo per anni invano denunciato, sembra che abbia risposto picche. Però nella lettera ha compiuto un errore che, può anche essere stato al contrario, un sano esercizio di sincerità e onestà intellettuale: ha scritto infatti che lui a novembre deve affrontare un procedimento penale e anche per questo motivo ha chiesto di non essere appesantito da questa responsabilità per lui aggiuntiva Limone, che conosciamo da anni e anni e non certo per cose molto edificanti, realizzate o non realizzate al tempo in cui, da direttore dell’istituto zooprofilattico ha disatteso, a nostro avviso, come abbiamo scritto e dimostrato in decine di articoli, la normativa europea sul contraddittorio obbligatorio, condizione necessaria per procedere all’abbattimento dei capi bufalini, è tutt’altro che uno sprovveduto. Conosce bene le norme e in questo momento non ha nemmeno il problema di sottendere ai desideri di quello o di quell’altro politico. Almeno fino al 25 novembre mattina, quando saranno ufficiali i risultati delle elezioni regionali, cioè quando l’orologio dei 6 mesi, tempo scandito a partire dal suo insediamento avvenuto lo scorso 8 agosto, entro il quale lui può essere ancora avvicendato dalla giunta regionale si è mosso, come si suol dire, con modo e forma. Avendo appreso dallo stesso Roberto Mannella che questi è imputato in un processo istruito per presunti reati commessi nell’esercizio della funzione di dirigente dell’U.O.C. 118, ha provveduto a spostarlo, a cambiargli posizione all’interno dell’Asl. Non sappiamo dove l’abbia mandato ma sappiamo che, come già scritto prima, da qualche giorno non è più il responsabile del 118, incarico che sicuramente stato affidato ad interim a chi per il momento non sappiamo, ma su questo state sicuri che di qui a qualche ora, massimo domani, vi daremo, in proposito, informazioni precise.