Rifiuti tossici lungo la strada, oltre 350 metri quadrati di terreno invaso da materiale pericoloso

10 Ottobre 2025 - 16:05

Rinvenuti numerosi materiali pericolosi: amianto, vetroresina, plastica e scarti di demolizione. Il terreno è stato posto sotto sequestro dai carabinieri ed è stata affidata in custodia al Sindaco della città di Mondragone per le successive opere di bonifica

MONDRAGONE – Nella mattinata odierna, venerdì 10 ottobre 2025, i carabinieri del Reparto Territoriale di Mondragone, nel corso di un servizio mirato al controllo delle aree considerate a rischio ambientale nella cosiddetta “Terra dei Fuochi”, hanno rinvenuto un vasto accumulo di rifiuti speciali e pericolosi in Viale dei Laghetti, alla periferia della città.

L’area interessata, estesa per circa 350 metri quadrati, si presentava invasa da cumuli di materiali di varia natura, tra cui cemento-amianto (eternit), residui combusti di vetroresina, plastica di diversa tipologia e scarti di demolizione edilizia. I rifiuti risultavano abbandonati in modo incontrollato a ridosso della sede stradale, creando un serio rischio per la salute pubblica e per l’ambiente circostante.

I militari, dopo aver effettuato i rilievi di rito, hanno circoscritto l’intera area e proceduto al sequestro preventivo del sito ai sensi delle vigenti disposizioni normative in materia di gestione e smaltimento dei rifiuti.

L’area è stata affidata in custodia giudiziaria al Sindaco del Comune di Mondragone, che dovrà ora occuparsi delle successive procedure amministrative e di bonifica, in coordinamento con gli uffici competenti dell’ASL e dell’ARPAC.

Sono tutt’ora in corso, da parte dei carabinieri, le indagini finalizzate a individuare i responsabili dell’abbandono illecito, anche tramite l’acquisizione delle immagini registrate da eventuali dispositivi di sicurezza privati presenti nella zona.

L’Autorità Giudiziaria di Santa Maria Capua Vetere è stata immediatamente informata dai militari della Sezione Radiomobile del Nucleo Operativo e Radiomobile del Reparto Territoriale di Mondragone, che conduce le indagini.

Il rinvenimento di oggi si inserisce nel più ampio piano di controllo e contrasto ai roghi e agli sversamenti illeciti di rifiuti predisposto dall’Arma dei Carabinieri nell’ambito delle operazioni di tutela del territorio e di repressione dei fenomeni di inquinamento ambientale.