AVERSA. Pregiudicato e latitante cerca di eludere i controlli degli agenti. Arrestato

12 Settembre 2018 - 18:35

AVERSA (Lidia de Angelis) – Poliziotti validi scovano soggetto ricercato, deve scontare un importante pena, credeva di eludere i controlli. Giorni fa una volante della polizia di Stato del Commissariato di Aversa, diretti dal dr Vincenzo Gallozzi, in zona Viale Europa ad Aversa, notava un’auto sospetta aggirarsi, per questo la fermano, a bordo i validi poliziotti riconoscono che a bordo vi sono 3 soggetti già noti alle forze dell’ordine, che non volevano essere fermati e identificati. Gli agenti procedendo all’identificazione dei tre uomini, scoprono che vi è Luigi Tappino , pregiudicato, di Carinaro resosi irreperibile, da tempo, che deve scontare una pena detentiva. Lo stesso risulterebbe residente a Casaluce e non più a Carinaro. I poliziotti riescono con determinazione e abilità a fermare e portare presso il Commissariato i tre soggetti. Durante le verifiche tramite terminali i poliziotti apprendono che Tappino, 47enne, deve scontare diverse pene, in esecuzione di una condanna definitiva della Cassazione emessa ad aprile, di 8 anni e 6 mesi per diversi reati, commessi nell’agosto del 2009 a Carinaro, in particolare per la violazione di diversi articoli, del codice penale, non potendosi applicare la sospensione della pena, è stato disposto l’arresto e il trasferimento in carcere a Santa Maria Capua Vetere, del condannato. Ricordiamo che Tappino nell’agosto 2009, unitamente a Raffaele Flocco furono prima arrestati e poi scarcerati, con l’accusa di omicidio preterintenzionale di Luigi

Illibato,  figlio di Ludovico Illibato, condannato per reati di camorra con il gruppo “Ciocia” di Aversa, fu travolto da un treno mentre scappava da una rissa. I fatti sono relativi a quando i due presso la villa comunale di Carinaro, aggredirono con minacce e lesioni Luigi Illibato, un 18enne  del Borgo di Aversa, con precedenti per rapina. Secondo i racconti dell’epoca Tappino e il complica dopo aver aggredito fisicamente la vittima, e inseguito con l’auto, lo costrinsero a salire su una  scarpata dove giunse un treno regionale che lo travolse, uccidendolo sul colpo. Un ottimo lavoro dei solerti poliziotti aversani, che hanno assicurato alla giustizia un soggetto da tempo irreperibile.