LE FOTO. L”ultimo matto’ di AVERSA. La storia di Antonio Finardi e l’indifferenza dell’asl
24 Settembre 2018 - 17:57
AVERSA – L’ultimo episodio che sottolinea, ancora una volta, l’abbandono nell’incuria e nel degrado, da parte dell’Asl di Caserta, del Distretto di Aversa sito in via Santa Lucia, è sotto gli occhi di tutti: la struttura è circondata da una vegetazione spontanea cresciuta a dismisura, dove non mancano rifiuti di vario genere sparsi ovunque e cestini traboccanti di pattume, come è facile osservare dalle foto che pubblichiamo in calce.
Le erbacce infestanti hanno ormai invaso i viali mentre dalle palazzine sono stati spesso segnalati episodi di caduta di pezzi di cornicione ed intonaco. Nei sottoscala dei due padiglioni che ospitano, tra gli altri, gli uffici amministrativi del Distretto normanno, al primo piano, non lontano dal presidio medico di Guardia per le prime emergenze, vive Antonio Finardi, calabrese di nascita, ciociaro nel dialetto, ultimo malato di mente che non ha mai lasciato la zona della Maddalena.
L’uomo dorme qui da anni, riposando in un letto di fortuna. Nessuna istituzione si occupa di lui. Un barbiere lo rasa a zero periodicamente mentre qualche persona di buon cuore gli prepara da mangiare. Si reca alla Caritas per lavarsi. Non è dato sapere se gli sia mai stato assegnato un tutore legale o una remunerazione statale.
A quanto pare, è sconosciuto anche ai Servizi Sociali del comune normanno, ma non lo è per i tanti cittadini di Aversa che sicuramente lo hanno più volte incrociato per strada, così come gli utenti, il cui flusso incessante termina solo con la chiusura di quegli uffici, dove, di notte, nel sottoscala rimane a riposare Antonio Finardi.