LE FOTO AVERSA. In memoria di Giuseppe Capone. Affisso uno striscione, il messaggio della mamma nel giorno del compleanno
10 Marzo 2019 - 16:53
AVERSA (Lidia e Christian de Angelis)– Tanto dolore e tristezza, durante l’affissione dello striscione in memoria di Giuseppe Capone. Alle 11 in via Salvo D’acquisto, strada teatro del mortale incidente avvenuto lo scorso 7 gennaio, quando il noto e stimato medico aversano, è stato investito dall’auto condotta dal giovane figlio di Sergio Di Meo, commercialista normanno, mentre la vittima attraversava le strisce pedonali.
In tanti chiedono vogliono giustizia per Peppe, un medico di soli 32 anni, serio, disponibile, solare, generoso, amante degli animali, sempre prodigo ad aiutare chi aveva bisogno. Capone infatti aveva un sogno: quello di realizzare un Ospedale in Tanzania.
Tantissime le persone presenti alla cerimonia stamani. La madre di Peppe, come tutti lo chiamavano, la professoressa Sandra Motti lo ha saluto così nel giorno del suo compleanno: “ Il 3 marzo ti stringevo per la prima volta a me, tuo padre ti poggió sul mio ventre, eri stupendo, mi guardasti, mia gioia, mia vita. Sei cresciuto, ragazzo meraviglioso, dall’animo nobile, pieno d’amore per la tua famiglia, per il prossimo, per la tua professione, per la vita, vita che crudelmente e improvvisamente ti è stata spezzata quel maledetto 7 gennaio. Voglio abbracciarti, stringerti a me come la prima volta, dirti buon compleanno gioia mia, ti cerco…… ma non ti trovo!”
Questo il commovente addio dell’avvocato Salvatore Pirolli: “Ciao, mio giovane amico della porta accanto. Peppe, così io amavo chiamarti, rimarrai in eterno nei nostri cuori. È ingiusto uccidere un giovane per una assurda e inutile bravata. Tutte parole inutili. In questi difficili momenti stanno piangendo le famiglie Capone e Di Meo. Cuore nobile, bontà, onestà intellettuale, giustizia, educazione, rispetto, serietà di propositi, intelligenza pronta, disponibilità incondizionata per le persone bisognose di aiuto e per gli ultimi. Amore fortissimo per la famiglia e per i suoi gattini, che curava di persona tutti i giorni. Peppe, per me eri tutto questo. Mi manca tanto il tuo saluto di buon mattino. Infinite grazie per tutto quello che hai lasciato nel mio cuore e nella mia mente. Farò tutto quello che posso per non dimenticarti, mio giovane amico della porta accanto. Ciao Peppe. Sono certo che ci incontreremo. Gioiosi e contenti continueremo a parlare di politica e di sport, di giustizia sociale e di amore per il prossimo. R.i.p.”