CASERTA. La delibera della Tarsu, che prende per i fondelli i casertani, passa con meno voti del quorum di maggioranza
29 Marzo 2019 - 18:47
CASERTA (g.g.) – Manco a Scherzi a Parte avrebbero osato tanto. Uno stralunatissimo assessore Pica ha detto in sostanza che loro ora abbasseranno del 6% la Tarsu in sede di bilancio revisionato. Poi, se vedranno che a fine anno i soldi non saranno sufficienti, manderanno un’altra bolletta ai casertani.
A quei casertani che meritano di essere trattati in tal modo perché se c’è questa gente ad amministrarli nel comune è perché sono stati loro a mandarceli.
Questa porcheria è stata approvata con 15 voti favorevoli. Dunque, due in meno della maggioranza assoluta dei componenti del Consiglio comunale, ciò vuol dire che è tanto certo che Carlo Marino possa contare su una maggioranza politica. Certe assenze, a nostro avviso, come quelle di Ciontoli, Iarrobino o Mario Russo, rivestono un significato politico che non va minimizzato o addirittura liquidato come fatto provvisorio o come una situazione legata a problemi personali sopraggiunti.
Se non andiamo errati, infatti, capita spesso che questi consiglieri (e uno come Ciontoli è un politico esperto, che ha attraversato diverse stagioni della politica casertana e dunque, quando non va in consiglio, la cosa ha sempre una valenza non banale) si assentino, comprensibilmente sfiduciati e siccome si tratta di gente che è in grado, che si rende conto di ciò che viene propinato al Consiglio, si guarda bene dal legittimare con il proprio voto operazioni orribili come quella odierna.
In poche parole, su una delibera tanto importante Marino non ha avuto la maggioranza e ha potuto continuare a campare per colpa di un’opposizione, se si eccettua l’impegno profuso, al di là del metodo di azione e di lavoro più o meno discutibili, di Francesco Apperti e di Norma Naim, il resto è il nulla. Finanche peggiore della maggioranza che sostiene Carlo Marino.