SAN FELICE. Questa la sentenza per Auriemma, Pane e Capaldo nel processo per gli appalti dati dal Comune ad imprese legate alla camorra
3 Aprile 2019 - 18:01
SAN FELICE A CANCELLO (T.P.) – Possono tirare un sospiro di sollievo gli imputati del processo per gli appalti del Comune di San Felice a Cancello dati alle ditte camorristiche: infatti il dirigente del comune di San Felice a Cancello Felice Auriemma, l’ex assessore Alfredo Pane e Costantino Capaldo, di Casapesenna, sono stati tutti assolti dal GUP dopo la riciesta di rito abbreviato. Era già stata esclusa dal Riesame l’accusa di associazione camorristica dell’art. 7. Gli imputati erano difesi dagli avvocati Federico Simoncelli e Renato Jappelli.
Gli altri indagati hanno invece scelto il rito ordinario, con il dibattimento che ci sarà il prossimo 11 aprile. Sotto accusa, per corruzione aggravata con metodo mafioso, Pasquale De Lucia, l’ ex presidente di Terra di Lavoro ed ex consigliere comunale di Castel Volturno Rita Nadia Di Giunta, Clemente Biondillo, Alfonso Giuseppe Di Giunta (padre di Rita Nadia) e Antonio Zagaria, fratello del boss Michele.