MARCIANISE. Come volevasi dimostrare, Velardi, pur di rimanere sindaco, si cala le brache e sega i 6 super consulenti
24 Aprile 2019 - 13:09
MARCIANISE – (g.g.) Solo chi è ingenuo o vuol rimanere tale, perchè emotivamente questa predisposizione alla considerazione delle cose del mondo gli è utile in termini psicologici, aveva pensato veramente che uno, fatto com’è fatto Velardi, avrebbe tenuto il punto, rivendicando dignitosamente le scelte compiute con la mangiatoia da mezzo milione di euro dei suoi consulenti.
Dopo aver cercato inutilmente di crear casino nel Pd, attraverso i suoi appelli accorati, ha capito stamattina che spazio non ce n’è. E allora, dopo aver raccontato ai marcianisani che si era pronti a mandarlo a casa, lasciando pensare che lui non avrebbe ceduto, nella rivendicazione di un minimo di dignità, stamattina, e come avevamo previsto da giorni, Velardi s’è calato letteralmente le brache, esprimendo una formale garanzia a segare tutti i consulenti, a partire da Alberto Negro, fino alla D’Anna, quest’ultima assunta con uno stipendio di 100 mila euro all’anno e moglie dell’ennesimo compagno di scuola del sindaco.
Chi lo conosce bene, sa che lui, per il potere, è pronto a tutto. Queste sciocchezzuole sull’orgoglio, sulla dignità umana, Velardi le ha scartate da sempre. Non da oggi. Sin dai tempi in cui era entrato nelle grazie del grande Federico Scialla, che mollò quando non gli tornava più utile.
Ora, da uno così, come ci si poteva aspettare un collegamento fattuale delle sue azioni in politica a considerazioni di tipo morale? Siccome noi lo sapevamo e conoscevamo storia e documenti storici, non abbiamo mai avuto il dubbio che pur di rimanere seduti su una poltrona, si sarebbe giocato i 6 consulenti. Anzi, vi diciamo di più. Velardi, per tutelare se stesso e il rapporto morboso che ha con il potere in quanto tale, andrebbe anche al di la dei 6 consulenti.