TUTTE LE PREFERENZE. ELEZIONI EUROPEE. Valentino Grant, unico possibile eletto. La Picierno, allo sprint, è quarta. Caputo sicuramente fuori

27 Maggio 2019 - 11:02

CASERTA – Effettuare ipotesi sugli eletti in questo momento può essere indicativo, ma può anche prestare il fianco a qualche errore visto e considerato che il ministero degli Interni non ha ancora sfornato la ripartizione dei seggi tra i vari partiti, in considerazione del fatto che mancano ancora pochissime sezioni per ufficializzare il dato complessivo.

Per esempio, nella circoscrizione meridionale sono state scrutinate e contabilizzate 14.964 sezioni su 14.973. Ne mancano 9. E’ evidente però che in considerazione del 29 e passa per cento raccolto dal movimento 5 Stelle su scala circoscrizionale, ci sono alcuni candidati che hanno già raggiunto l’obiettivo. Per esempio, Chiara Maria Gemma, Laura Ferrara, Pier Nicola Pedicini e forse anche Rosa d’Amato potrebbero essere già al sicuro.

La Gemma è la prima con 84.135 preferenze personali, con Laura Ferrara che la segue a 8mila voti di distanza, essendosi attestata al dato quasi definitivo di 76.136 preferenze. Pier Nicola Pedicini raccoglie 56.360

preferenze ed è il terzo, mentre Rosa D’Amato arriva a 38.035.

Da verificare, ma questo potrà essere fatto quando si farà almeno la prima ripartizione dei seggi su scala nazionale, le posizioni della quinta, cioè Isa Adinolfi con 35.458 voti e del sesto Mario Furore con 31.602.

Entriamo nel vivo dei candidati casertani. Senza offesa per nessuno, avevamo pronosticato l’elezione al Parlamento Europeo di Valentino Grant, premiato dal trend nazionale e anche circoscrizionale del suo partito. L’avevamo pronosticato tra la quinta e la sesta posizione della lista, ed è arrivato precisamente quinto. Con ogni probabilità il 23% preso nella circoscrizione meridionale, equivale a 4 seggi, sarà Salvini a decidere il destino di Grant. Dovrà optare per una circoscrizione. Già alle politiche si è fatto eleggere in Calabria, per cui è probabile che alle europee scelga il Nord. Ciò vuol dire che da primo dei non eletti, Grant diventerà l’ultimo degli eletti.

Le preferenze sono dominate da Matteo Salvini che nella circoscrizione meridionale ne ha raccolte 345.561, segue il sicuramente eletto Massimo Casanova, pugliese, ex forzista, molto tempista nel saltare sul carro del partito che oggi tira. Andrà a Strasburgo e a Bruxelles con 64.282 preferenze. Eletto anche Andrea Caroppo con 50.153 voti. Poi c’è Lucia Vuolo, sostenuta anche dal gruppo dirigente dei vari Nespoli, leader di fatto della Lega in Campania, Pina Castiello e Gianluca Cantalamessa. Come detto al quinto posto, c’è Valentino Grant con 35.473 preferenze.

Sesto è Vincenzo Sofo, fidanzato della nipote, peraltro anch’essa deputata in Francia, della leader del neo primo partito transalpino Front Nationale, Marine Le Pen. Una posizione, quella di Sofo che ci porta a dare quasi per scontata la rinuncia di Salvini a questa circoscrizione. Con Grant dentro, Sofo diventerebbe il primo dei non eletti e siccome questo voto non dà l’idea che le elezioni politiche si faranno, a differenza della volta scorsa, a scadenza naturale, quella diventa una postazione interessante per eventuali subentri nel corso della legislatura. Settima in graduatoria Elisabetta De Blasis, che raccolto 26.409 preferenze.

A questo punto dell’articolo, cominciamo a nutrire il serio sospetto che Valentino Grant, come pure avevamo ipotizzato possa essere l’unico parlamentare europeo della provincia di Caserta.

Pigiamo con il polpastrello sul logo del Partito Democratico che ricordiamo ha raggiunto la percentuale del 17% nella circoscrizione meridionale che è pari a quella raccolta in provincia di Caserta. Dunque, non sappiamo se sono 3 o 4 gli eletti, perchè da questo dipende se Pina Picierno sarà o meno eletta dopo una volata all’ultimo voto contro Elena Gentile, sostenuta da tutta l’area non renziana del Pd.

Ma andiamo per ordine. Può già preparare le valige per la Francia e per il Belgio Franco Roberti, capolista e ovviamente primo, con 144.023 preferenze. Precede Josi Ferrandino, uscente e trasversalmente sostenuto soprattutto negli ambienti non certo luminescenti del gruppo in consiglio regionale del Partito Democratico, Graziano, lo zio, Casillo e compagnia cantata.

Terzo è Andrea Cozzolino con 78.924. Se la Picierno resterà fuori, sarà per meno di 2mila voti, visto che ha raggiunto quota 77.097, 200 voti e qualcosa in più, come si diceva, di Elena Gentile. Sesto e dunque non eletto Nicola Caputo, come avevamo largamente previsto, non perchè gli vogliamo male, ma perchè era ultra logico considerando la posizione più neutrale rispetto a quella di 5 anni fa, assunta da Vincenzo De Luca, governatore della Campania. Resta fuori nettamente anche l’uscente Massimo Paolucci.

Andiamo avanti con Forza Italia. Qui i pronostici sono stati rispettati. Si sapeva che Patriciello e Martusciello se la sarebbero giocata e così è stato. Col 12% e in considerazione delle percentuali più basse raccolte dal partito nel resto d’Italia, si potrebbe anche arrivare a 3 eletti che sarebbero proprio Berlusconi, con 181.574, Aldo Patriciello con 80.380 e Fulvio Martusciello 45.279. L’ex assessore regionale alle attività produttive nonchè parlamentare europeo uscente, precede Lorenzo Cesa, già segretario nazionale dell’Udc, che si attesta a 41.187. Il destino di quest’ultimo, ammesso e non concesso che siano tre i seggi in quota Forza Italia, dipenderà dall’opzione che farà Silvio Berlusconi, candidato capolista in tutte le circoscrizioni.

Sicuramente fuori per il momento Barbara Matera che due giri in Europa se li è già fatti e che tutto sommato, arrivando dal mestiere di meteorina, letteronza o una roba del genere, non si può lamentare. Patriciello e Martusciello si sono fatti furbi e stavolta non l’hanno utilizzata nella terzina, come rappresentante di genere. Ne ha beneficiato soprattutto Martusciello, visto che la Matera si attesta a 35.402.

Giorgio Magliocca senza infamia e senza lode. E’ settimo, preceduto anche da Silvestris, con 21.274 voti.

Fratelli d’Italia, il trend era già buono, al Sud è andata ancora meglio anche grazie a candidature forti, come quella di Raffaele Fitto, secondo dietro a Giorgia Meloni che sicuramente gli lascerà a questo punto il posto a Bruxelles. La leader nazionale ha raccolto 125.286 voti mentre Raffaele Fitto, grazie soprattutto alla Puglia e al Salento in particolare, ha raggiunto quota 86.478, che per un partito al 7% non è affatto male, visto che Patriciello con Forza Italia al 12% ne accolti 80mila. 50.000 preferenze per Denis Nesci che qualora dovesse scattare il secondo seggio ha più di una speranza. Resta fuori, invece Carmela Rescigno, compagna del senatore Edmondo Cirielli, che per lei si è impegnato come non si era impegnato neanche per se stesso. Per la salernitana 41.884 voti. Caio Giulio Cesare Mussolini, sostenuto da un gruppo di casertani a partire dall’ex presidente dell’Unione industriali, Nino Crispino, ha raccolto una buona quinta posizione, con 20.852. La candidatura di servizio casertana Maria Letizia sfiora i 5mila voti (4.880). Ma ripetiamo, è stata una cosa fatta last minute e dunque tutto sommato questo risultato non è proprio malaccio.

Il resto delle liste si attesta, a livello nazionale, al di sotto della soglia di sbarramento del 4% e quindi non elegge nessuno. Per cui, dall’elenco dei risultati dei partiti nella circoscrizione meridionale, cliccate sul simbolo che si presenta, e vi uscirà la lista di tutte le preferenze.

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