Casertana 81enne finisce in coma a causa del Rocefin. Indagati i medici e l’infermiera di S.MARIA C.V. che glielo ha iniettato
30 Agosto 2019 - 15:38
PARETE – (g.g.) E’ di Santa Maria Capua Vetere l’infermiera, A.D.R., in servizio nell’ospedale del Mare di Napoli, che ha somministrato il farmaco Rocefin che avrebbe provocato un grave shock anafilattico all’81enne Antonia Maiellaro di Parete, in coma dal 26 giugno. Il fatto è contenuto in una denuncia, formalizzata all’autorità giudiziaria, di Elisabetta Maiellaro, figlia della vittima. Un caso sollevato dal consigliere regionale dei Verdi Francesco Borrelli. In queste ore sono state acquisite le cartelle cliniche della paziente, che era arrivata nell’ospedale del Mare nel reparto Urologia, il giorno 13 giugno.
Secondo la denuncia presentata dalla figlia, il personale medico e paramedico sapevano della pericolosità allergica dell’antibiotico Rocefin in quanto ciò era stato scritto sui documenti ospedalieri della paziente. La reazione allergica, pesantissima, ha causato un arresto cardiocircolatorio che ne ha reso necessario il trasferimento al reparto di Rianimazione, diretto dal primario Pio Zanetti. Potrebbero finire presto sul registro degli indagati la citata infermiera di Santa Maria e anche il medico che ha prescritto il farmaco, perchè, sempre secondo ciò che è scritto nella denuncia, entrambi erano pienamente al corrente dell’allergia, al punto che l’infermiera lo avrebbe anche riferito alla figlia di Antonia Maiellaro.
La denuncia è stata presentata ai carabinieri.
Oltre all’iscrizione nel registro degli indagati dell’infermiera, per la quale si profila anche una sospensione cautelativa dal servizio, scontata appare anche quella di tutti i medici che hanno seguito la donna. L’ipotesi di reato è quella di lesioni colpose gravissime.