Il PalaVignola risveglia all’improvviso Speranza per Caserta, scomparsa dalla scena. E sul bando per la gestione dell’impianto…

10 Ottobre 2019 - 18:46

CASERTA (g.g.) – L’altro giorno, transitando con l’auto davanti al PalaVignola, abbiamo incrociato, ricavandone grande solivo e soddisfazione, la sagoma gentile e naturalmente ecocompatibile del consigliere comunale Francesco Apperti. Siccome da più di 6 mesi, e fondamentalmente nell’intero anno dell’arco 2019, l’ottimo Francesco era letteralmente scomparso dalla scena, passando dai 10 comunicati al mese allo 0 che più zero non si può, abbiamo temuto gli fosse successo qualcosa.
Però, ragionandoci un poco sopra, non è che se ognuno di noi ha un impedimento personale, questo necessariamente debba bloccare l’attività politica o professionale di un movimento o di un’azienda in cui si milita o per cui si opera. Il gruppo Speranza per Caserta ha anche un’altra validissima componente, l’altrettanto ottima Norma Naim. Siccome è scomparsa dalla scena anche lei, non può essere considerato un peccato o un esercizio di malevolenza l’idea che Speranza per Caserta abbia modificato la sua strategia: da duri e puri contro Carlo Marino e la sua amministrazione a un silenzio agghiacciante, da veri e propri desaparesidos.
Quindi, quelle fotografie che Apperti stava scattando al PalaVignola ci rincuorano e ci hanno immediatamente indotti a occuparci di una notizia, attinta dall’Albo pretorio, un bando per la gestione annuale, importo 18 mila euro. Come capita molto spesso nelle cucine degli orrori del comune di Caserta, anche questo atto amministrativo contiene degli errori che in qualche modo lo viziano. Il

termine “perentorio” della presentazione dell’offerta non è leggibile dai documenti pubblicati, il che lo rende inevitabilmente meno perentorio (“se non so la data, quando ve lo porto il plico?” Si potrebbe chiedere l’imprenditore X pronto a formulare un’offerta). L’unico indizio è l’orario: le 12. E, nel caso, riuscisse a trasmettere la propria offerta, dal giorno dopo, gli consigliamo anche di farsi una capatina al Municipio, nella sala Gare ubicata al primo piano della sede comunale di Piazza Vanvitelli. Perché la prima seduta pubblica è fissata alle ore 10:00 di un giorno, anch’esso, sconosciuto e non dichiarato.

Diciamoci la verità e diciamocela tutta: il comune ha gestito male il rapporto tra la struttura di via Lamberti e la VolAlto 2.0. Ma figuriamoci se in questo sperpetuo casertano, con una squadra di calcio tenuta semi-anonima in Serie C e una squadra di basket che speriamo non sia quella che ne ha abbuscate di brutto domenica a Verona,  si può mettere minimamente in discussione il primato e anche la priorità nell’uso, ovviamente con adeguata remunerazione, del PalaVignola da parte della VolAlto, che porterà a Caserta almeno 4/5 dirette Rai e stelle del firmamento del volley internazionale, temute, conosciutissime e beniamine dopo il campionato del mondo del 2018, sfiorato e perso contro la Serbia, quali Paola Egonu, la Malinov, le napoletane Cristina Chrichella e Monica De Gennaro.
Non c’è dubbio che gli sforzi del presidente Nicola Turco, che sta mettendo soldi suoi, vadano sostenuti dalla città di Caserta, ed è per questo che andava cercata già dall’anno scorso una soluzione trasparente, chiara, rispetto alla quale noi per primi avremmo spiegato ogni giorno per quali motivo la VolAlto debba (ripetiamo, in cambio di adeguato corrispettivo) avere a disposizione un impianto che servirà a dare lustro e visibilità a una città di sfigati, divenuta una sorta di italica barzelletta.
E invece si prosegue con queste strane acrobazie amministrative.

Questo è il nostro punto di vista, quello di Speranza per Caserta lo aspettiamo, ma auspichiamo che Apperti, come ha fatto fino a 6/7 mesi fa, onori il mandati elettorale ricevuto dai casertani e alzi la bandiera dell’opposizione democratica, come, invece, non ha fatto per nulla negli ultimi tempi.