Velardi dice che è caduto perché voleva far pulizia nell’Ufficio Tecnico. Ma se la Procura lo voleva cacciare dalla città per gli inguacchi fatti insieme a Spasiano?

20 Ottobre 2019 - 19:18

MARCIANISE – Esiste, come abbiamo scritto forse migliaia di volte, la legalità parlata, orale, assertiva, sedicente, fatta di parole che vuote non sono, dato che qui da noi risultano utili in un contesto sociale fondato sul conformismo e sull’ipocrisia diffusa, e c’è poi la legalità praticata da pochi, pochissimi, i quali sono così stanchi di lavorare alla loro testimonianza, che avviene in solitudine, da non avere la forza di mettersi a scrivere post o a partecipare a convegni dove si recitano le preghiere rituali dei benpensanti.

A Marcianise si è registrato, negli ultimi tre anni e mezzo, un caso estremo di legalità sedicente, orale.

Ci diceva ieri un marcianisano con un passato in politico, che a Marcianise ci sono 3mila persone che sviluppano un ragionamento sulle cose della vita cittadina, e altre 38mila che sono, da un lato, disinteressate ad approfondire, ma sono comunque attraversati, permeati dai messaggi che arrivano loro direttamente o anche indirettamente dalla rete, di cui si parla a tavola in famiglia o al bar.

Il quadro non è molto confortante per una città che vanta la più alta densità di associazioni attive.

Proprio questa base di coscienza incosciente, proprio su questo ossimoro, Antonello Velardi ha costruito la sua narrazione.

Lui asserisce, semplifica, arronza concettualmente qualsiasi argomento affronti.

Ma in un contesto come quello in cui si muove, ciò è sufficiente, anzi molto efficace per fare opinione di ‘sto pistolotto che vi sto per l’ennesima volta scrivendo, per il semplice motivo che il sottoscritto non ha l’obiettivo di far politica, men che meno di candidarsi alle elezioni di Marcianise.

Per cui, se Velardi si dovesse ricandidare e dovesse vincere, per il sottoscritto non sarà affatto un problema.

Al contrario, avendo individuato da anni in Velardi il male di tante cose, il male paradigmatico, avrò ancora la possibilità, per quelli che riescono a sopportare, pochi o molti che siano, questi articoli, di esprimere un’etica, un modo di vedere il mondo esattamente antitetici rispetto al parametro velardiano.

Legalità parolaia, ma efficace.

Perché l’incapacità di costruirsi un solido punto di vista da parte dei 38mila di cui sopra, porta tanti di questi a ritenere almeno leggibile quello che Velardi ha scritto sui motivi per cui è caduto, che riguarderebbero la sua azione contro il malaffare che ha abitato nell’Ufficio Tecnico.

Uno che legge finanche “Il Mattino” sa che l’ex sindaco è stato indagato proprio per le sue cointeressenze personali, durate più di due anni, con il dirigente Gennaro Spasiano.

Per questo motivo, la Procura della Repubblica e non il clan dei giostrai desidererebbe che Velardi facesse la valigia e se ne andasse fisicamente da Marcianise, perché il divieto di dimora chiesto e non ottenuto per poco dal Gip, proprio questo significa.

Siccome Velardi ha brigato insieme all’Ufficio Tecnico per la vicenda dell’interporti, è stato indagato ed è preferibile che non abiti a Marcianise.

D’altronde, come abbiamo scritto qualche tempo fa, pubblicando lo stralcio di una seduta di consiglio comunale, proprio Velardi aveva affermato, rispondendo a una interrogazione della minoranza, che lui e tutta la giunta si sarebbero stretti attorno al dirigente Spasiano, assecondando, sposando e coprendo politicamente tutte le decisioni che questi avrebbe preso per l’insediamento dei nuovi centri commerciali.

Avrebbe assecondato, dunque, quelle decisioni dell’Ufficio Tecnico che costringono ora Spasiano agli arresti domiciliari, non casualmente confermati e consolidati dal Tribunale del Riesame.

Tutto il resto sono chiacchiere.

Chiacchiere che però, purtroppo, il popolo marcianisano, per superficialità e carenza di analisi oppure, peggio ancora, per una sorta di consanguineità culturale, non riesce a valutare come tali e non come cose serie.

L’illegalità, nella città di Marcianise, dilaga letteralmente e domani, lunedì, ve ne forniremo, con tanto di video girato da un drone, prova concreta.