Clamoroso: un avvocato avvertì due testimoni chiave che Orabona si sarebbe pentito. La storia del geometra Giuseppe Bove “Carriola” e…
30 Ottobre 2019 - 22:14
Trentola Ducenta (g.g.) – Ci sono un paio di cose interessanti raccontate da Salvatore Orabona che, ricordiamo, dimostra una lucidità e una nitidezza nella narrazione e danno credibilità alla sua collaborazione. Tra le altre cose, Salvatore Orabona per il lungo periodo si è mosso da vero e proprio boss, monopolizzando estorsioni lucrosissime perpetrate ai danni degli imprenditori del mattone per centinaia e centinaia di migliaia di euro.
Quando Antonio Grassia dice agli emissari di Orabona di aver già versato dei soldi a Luigi Cassandra, non riceve alcun trattamento di favore, ma paga 60.ooo euro in rate piuttosto serrate a 5.000 euro al mese.
Il geometra Bove Giuseppe, detto “Carriola”, che in un primo tempo collabora solo con Luigi Cassandra, viene ridotto a più miti consigli.
Orabona spedisce Pietro Falcone e Nicola Picone a sparare 5 colpi di pistola contro la serranda dello studio del geometra.
Capito l’andazzo, Bove comincia a segnalare ad Orabona tutte le pratiche edilizie, approvate al comune di Trentola, in modo che i camorristi possano andare a chiedere l’estorsione in proporzione all’entità dei lavori.
Domani, vi pubblicheremo degli stralci di questa particolare e per certi versi drammatica trama criminale.
Quando i Carabinieri scendono direttamente in campo convocando Grassia e cercando di notificare un mandato di comparizione a Bove, salta fuori che un avvocato, che aveva precedente assistito Orabona, ha messo sull’avviso Grassia e Bove del pentimento di Orabona che, fa notare il giudice dell’ordinanza, non era stato annunciato da nessun organo di informazione.
E anche su questo cercheremo, domani, giovedì, di approfondire ulteriormente la vicenda.