La Corte di Appello respinge il ricorso e conferma il dissequestro di 50 milioni di euro di beni dell’imprenditore Michele Patrizio Sagliocchi

5 Novembre 2019 - 11:43

VILLA LITERNO – La Corte di Appello di Napoli ha confermato il provvedimento della sezione Misure di Prevenzione del tribunale di Santa Maria Capua Vetere che, a suo tempo, sentenziò il dissequestro dei beni bloccati tempo fa all’imprenditore di Villa Literno Michele Patrizio Sagliocchi, ormai notissimo alle cronache per le sue implicazioni nelle indagini sul parcheggio di via San Carlo e anche nel processo dei carburanti in cui, parimenti ai fratelli Cosentino, è stato assolto, essendo crollato, con esplicita determinazione della Corte di Cassazione, tutta la struttura accusatoria, basata sulle denunce e sulle affermazioni dell’imprenditore Luigi Gallo. Alla Corte di Appello evidentemente era stato presentato ricorso da parte della dda. L’ammontare del sequestro era circa di 50 milioni di euro costituito da conti correnti bancari e altri valori intestati dai familiari, 14 automezzi di cantiere, un’imbarcazione di lusso, società italiane ed una estera con sede a Malta, intestati ai figli Vincenzo e Giuseppe e alla consorte Raffaella Passarelli.