Palazzetto dello sport gremito per l’addio a Mamadou, storico mediatore della comunità senegalese

5 Novembre 2019 - 18:08

CASERTA – In un palazzetto dello sport gremito, la comunita’ senegalese di Caserta e molti cittadini hanno dato l’ultimo saluto a Mamadou Sy, deceduto ieri per una grave malattia, per oltre dieci anni presidente dei senegalesi casertani, ruolo in cui ha sempre tenuto rapporti con le istituzioni mediando nei momenti piu’ difficili. La salma non e’ arrivata perche’ non e’ stata data autorizzazione, cosi’ non e’ stata tenuta la camera ardente; in ogni caso le gradinate del palazzetto di viale Medaglie d’Oro, ubicato a fianco allo stadio Pinto in pieno centro, erano piene.

Tanti volti smarriti tra i connazionali di Mamadou, che si ritrovano senza una spalla cui appoggiarsi. Dalla Francia e’ anche arrivato l’anziano papa’ di Mamadou, che questi era andato a trovare in estate; al ritorno dalla Francia, mentre il papa’ si era quasi rimesso da un intervento al cuore, Mamadou ha scoperto di avere un tumore.

“Sono contento di quello che Mamadou ha creato qui a Caserta

– dice il padre – tutti gli volevano bene e lo rispettavano, non solo i senegalesi, ma anche lui amava questa terra e nutriva sempre speranze che le cose potessero migliorare“. A rendergli l’estremo saluto anche il prefetto di Caserta Raffaele Ruberto, il sindaco Carlo Marino, e il primo cittadino di San Nicola la Strada, comune confinante con il capoluogo, Vito Marotta, che ha ricordato come nel “mio comune viva la comunita’ senegalese forse piu’ folta, con cui da sempre ci confrontiamo; Mamadou Sy era un punto di riferimento anche per noi delle istituzioni, interveniva su ogni problema garantendo sempre la serenita’ nel dialogo e la tranquillita’ della sua comunita’. Ci fidavamo molto della sua capacita’ di mediare. Ci lascia una persona eccezionale“.