Un noto bar di TRENTOLA e un centro scommesse nel mirino del CLAN DEI CASALESI. Trattativa sull’importo dell’estorsione
17 Novembre 2019 - 10:56
TRENTOLA DUCENTA (Maria Rosaria Madonna) – Il gruppo è sempre lo stesso: Aldo Bianco e Pasquale nella smart forfour, Giuseppe Cantone e Gerardo nella Panda nera di proprietà del primo. Gli imprenditori presi di mira, quelli di due esercizi commerciali al centro di Trentola: il bar Gallery e il centro scommesse che insiste di fronte a questo.
Inutile dire che anche in questa circostanza, Orabona cita la presenza di Aldo Bianco in maniera chiara ed evidente. Circostanza a cui il gip, che ha firmato l’ultima ordinanza, proprio quella di cui ci stiamo occupando, non crede, o meglio, non crede al punto di incriminare anche Aldo Bianco, come abbiamo scritto e spiegato in altri articoli.
L’estorsione contro il bar Gallery non va a buon fine. Il gruppo di Orabona chiede 5mila euro, il proprietario è disposto a darne fino a 3mila. Gerardo, che è colui che parla direttamente con il titolare e rifiuta quei soldi. La trattativa riprende, ma poi Orabona viene arrestato e non sa più dire che tipo di destino abbia avuto questo contatto con il bar Gallery.
Diverso il discorso per il centro scommesse che Orabona dice appartenga ad un certo Carlo di San Cipriano d’Aversa. Circostanza questa, che sicuramente gli inquirenti hanno verificato. Se dovesse essere effettivamente un Carlo, il proprietario di questo punto scommesse, ciò costituirebbe un ulteriore fattore fondamentale, a nostro avviso, per attestare la genuinità e la consistenza delle dichiarazioni di Orabona.
Il centro scommesse paga 1.500 euro a Gerardo e quindi va ad un esito positivo, una delle estorsioni per il clan dei casalesi.
QUI SOTTO LO STRALCIO DELL’ORDINANZA