CASERTA DOPPI TURNI ALLA DA VINCI CON LA DE AMICIS CHIUSA. Lui, lei, (o malament’) e l’asino in mezzo ai suoni
27 Novembre 2019 - 14:01
CASERTA (gianluigi guarino) – Inutile girarci intorno. La pessima amministrazione comunale di Carlo Marino che è riuscita, incredibile ma vero, a far anche peggio di quella del corno rosso sotto la Reggia, targata Pio del Gaudio, è l’unica responsabile di tutto ciò che sta succedendo alla scuola De Amicis. A voler essere più precisi, sono tre le figure che vanno segnalate per la loro incapacitàbarrastrafottenza nell’affrontare le pesanti carenze strutturali della scuola di Corso Giannone, più volte segnalate negli anni, ovviamente in solitudine, da questo giornale con tanto di pubblicazione di foto clandestine inviateci da genitori e da personale interno con annessa supplica di non far assolutamente riferimento all’identità dei mittenti, altrimenti poi la preside Sassi li avrebbe attaccati al muro. Il primo responsabile è il sindaco pro-tempore, dunque, prima Pio
del Gaudio, oggi Carlo Marino; il secondo responsabile, l’uomo ieri, di oggi e di sempre, dunque non pro-tempore ma di “ogni tempo”, la persona largamente più potente di Caserta, che riassume in se le deleghe dirigenziali ai lavori pubblici, all’edilizia scolastica, alle attività produttive, ai servizi sociali, all’ambiente e ai rifiuti e, diciamocela tutta, anche all’urbanistica di cui formalmente il titolare Giovanni Natale, cugino del sindaco Carlo Marino ma in realtà nelle mani di Francesco Biondi che non a caso ha consigliato al sindaco di tenersi la delega all’indomani del siluramento dell’assessora Caiazzo, roba da pazzi!
Il terzo responsabile, ci conceda la battuta, che cita testualmente un modo di dire non offensivo per la persona ma tutto sommato giustificativo è l’assessore ai lavori pubblici e all’edilizia scolastica, nonché ai rifiuti, Franco De Michele, vicesindaco della città, che fa la figura “dell’asino in mezzo ai suoni”. C’è poi una quarta responsabile: la preside o dirigente scolastica che dir si voglia, Tania Sassi. Negli anni, cioè nel periodo in cui Casertace denunciava le pesanti carenze strutturali, si è mossa come un vero e proprio gendarme affinché non fossero diffuse, come abbiamo scritto all’inizio di questo articolo, fotografie sullo stato dei locali. Questo avveniva mentre la stessa dirigente attuava una politica forsennata di incremento demografico nella sua scuola che, vampirizzando letteralmente la Giannone, ha visto aumentare il numero degli alunni di ben 150 unità in pochissimo tempo.
Per carità, la preside Sassi è persona degnissima, ma di fronte al disastro e ai pericoli della sua scuola, si è concentrata, ce
lo conceda, irresponsabilmente su questa sorta di beneficiata di nuovo iscritti in grado di darle forza, consistenza dentro alle dinamiche del trasferimento delle risorse, che sono copiosissime, dal Ministero e dalla Regione.
Ogni articolo sulla De Amicis va iniziato così. Perché noi comprendiamo bene il disagio e la preoccupazione dei genitori dei bambini costretti oggi ai doppi turni nei locali della Leonardo da Vinci, sezione distaccata. Ma anche loro hanno delle piccole, grandi responsabilità. Ci sembra infatti che i genitori siano presenti negli organi di governo della scuola a partire dai famosi “decreti delegati” o “decreti ministeriali” che dir si voglia, a loro volta frutto di una legge delega di riforma, datata anni ’70. Scusate, ma quando facevate le riunioni di consigli di classe o di istituto ecc., affrontavate come primo problema quello dei pericoli legati alla fatiscenza della struttura? Ci sono dei verbali che attestano, senza se e senza ma, la messa a punto di iniziativa di protesta pubbliche nei confronti del Comune di Caserta? Beh, se questi documenti non ci sono, non vi potete ora lamentare più di tanto dopo esservi fatti etero-dirigere dalla preside Sassi che le tensioni col Comune le ha sempre vissute ad orologeria. Diciamo che è persona seria e per bene perché non abbiamo nessuna prova per dire il contrario. Noi non la conosciamo personalmente. Mai vista, mai sentita. Mettiamo solo la sua fotografia, tutto qui. Quindi, assolutamente nulla di personale. Il problema riguarda la estrinsecazione della sua
funzione pubblica. Noi da cittadini, da giornalisti, abbiamo maturato una convinzione che questa si sia sviluppata in maniera completamente errata, fermo restando che siamo qui a disposizione qualora essa o chiunque altro volesse dire la sua o esprimere concetti in dissenso rispetto a questa nostra idea, ben argomentata, ma che non è certo verità rivelata, Vangelo.
Abbiamo parlato con chiarezza. Però non è che coinvolgendo anche i genitori nella responsabilità del disastro annunciato (solo da noi) della De Amicis, si risolvono i problemi di questi giorni. Siccome quei lavori che il Comune, colpevolmente, non ha mai fatto e che ora è stato costretto a fare solo perché la procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ha sequestrato l’immobile, dureranno parecchi mesi. La pioggia, le precipitazioni continue di questo periodo, mal si conciliano, infatti, con opere di copertura che necessitano di tempo secco e di sole per potersi asciugare. Insomma, i genitori devono capire
che è ineluttabile il disagio, causato da quelle ragioni esposte per l’ennesima volta nel presente articolo da questo giornale.
Oggi gli alunni della De Amicis vanno a scuola di pomeriggio alla Leonardo da Vinci. Disagi per tutti: anche per quelli delle
medie che appartengono sempre all’unica struttura amministrativa formata dalla De Amicis e dalla Leonardo da Vinci che della
prima era di fatto una sezione distaccata. Quelli della mattina lavorano e fanno lezione mezzora in meno rispetto a prima; poi
bisogna pulire le aule, per legge, e alle 13.30, a mezzora di distanza dalla fine delle lezioni delle medie, entrano quelli delle
elementari fino alle 17.30. Ovviamente questo crea scompiglio nelle famiglie. Ora, i genitori degli alunni delle
elementari chiedono all’amministrazione comunale di Caserta una soluzione più equa. Oddio, se la chiedono stante l’utilizzo del
solo immobile della Leonardo da Vinci, devono rivolgersi non tanto all’amministrazione comunale quanto alla preside Sassi che dispone i turni. Un’inversione con rotazione settimanale in ragione mattina-pomeriggio medie ed elementari e poi, la settimana successiva mattina-pomeriggio, elementari e medie, lo può fare già oggi la dirigente scolastica. Diverso è il discorso se si guarda ad un’altra situazione, come potrebbe essere quella di ricorrere a qualche aula non utilizzata di altri istituti scolastici, tipo per esempio quella della Vanvitelli in zona Aldifreda.
Come vedete, noi siamo vicini e solidali con i genitori degli alunni della scuola media che, a quanto ci risulta, dovrebbero firmare di qui a poco, una petizione con delle richieste precise. La leggeremo con attenzione e, per quanto ci riguarda e per quello che noi possiamo fare, proveremo a contribuire ad una soluzione quanto meno accettabile.