Il “divorzio” tra zio Michele Zagaria e Capoluongo. Non solo la farmacia, l’altra verità del pentito

12 Dicembre 2019 - 11:57

CASAL DI PRINCIPE – Della rottura tra Giacomo Capoluongo e Michele Zagaria ci siamo occupati più volte, soprattutto relativamente alla farmacia di Trentola Ducenta (LEGGI QUI UNO DEI NOSTRI ARTICOLI), diatriba raccontata più volte dai collaboratori di giustizia più vicini al boss di Casapesenna come Attilio Pellegrino o Massimiliano Caterino. Oggi torniamo sulla questione perchè emerge una nuova versione della rottura dei rapporti tra i due.

In calce a questo articolo, riportiamo le dichiarazioni del pentito Giuseppe Nazario Guerra (che diventò un caso particolare nel 2012 quando la famiglia si dissociò con un clamoroso manifesto dalla sua scelta di pentirsi), secondo il quale fu Michele Zagaria a rompere con Giacomo Capoluongo perchè questi andava raccontando in giro di aver acquistato un terreno in società con capastorta. Ma il boss smentì questa circostanza, quando Nicola Panaro andò a parlargli, avendo saputo dell’affare Capoluongo-Zagaria da Salvatore Fioravante perchè quest’ultimo voleva eseguire una estorsione, e gli riferì che lui, con quel terreno, non c’entrava nulla. L’estorsione saltò e alla fine, saltò anche la fiducia di Zagaria nei confronti di Capoluongo.

Attenzione però: questa dichiarazione che arriva da Giuseppe Guerra è espressa da un collaboratore di giustizia che certo non era così prossimo a Michele Zagaria come lo erano Massimiliano Caterino e Attilio Pellegrino i quali, rispetto alla questione della farmacia, hanno parlato sempre per conoscenza diretta.

Nel caso di Guerra invece, si tratta del classico racconto de relato, il pentito non ha cognizione diretta di quest’altra versione della rottura tra Capoluongo e Zagaria ma ne ha una conoscenza indiretta acquisita attraverso il racconto di Salvatore Fioravante di San Marcellino, personaggio coinvolto in recenti ordinanze e assimilabile al mondo di Capoluongo che moltissimo ha ruotato attorno ai comuni di Trentola e San Marcellino.

 

QUI SOTTO LO STRALCIO CON LE DICHIARAZIONI DEL PENTITO GIUSEPPE GUERRA