PROCESSO DON MICHELE BARONE. Il pm in aula: “Nicoletta un’eroina moderna”

20 Dicembre 2019 - 18:11

CASAPESENNA – Durante l’udienza di questa mattina nel processo a Michele Barone, l’ex sacerdote del Tempio di Casapesenna, accusato su maltrattamenti su una minore e violenza sessuale su altre due fedeli, si è svolta la prima parte della discussione dei due esponenti della Procura, Alessandro Di Vico e Daniela Pannone. Proprio Di Vico, ripercorrendo tutta la terribile storia, ha parlato di Nicoletta, la sorella 14enne della vittima come ad un’eroina moderna che è andata contro tutto e tutti, persino la sua famiglia per salvare sua sorella.

Di Vico ha poi parlato dei rapporti tra Barone ed il dirigente del commissariato di Maddaloni Luigi Schettino. Uno scambio costante di telefonate tutte registrate e lasciate sui telefonini dei due imputati. Telefonate intercorse anche quando la ragazza si recò in commissariato per denunciare l’ex sacerdote del Tempio di Casapesenna.

Inoltre il pm ha spiegato come l’ex parroco fosse stato capace di persuadere persone scaltre come alcuni vip, tra cui Luciano Moggi, figurarsi persone di estrazione sociale più bassa.

In aula i genitori della 14enne hanno letto una memoria in cui hanno chiesto scusa per non essersi sottoposti all’esame da imputati.