MAZZETTE nel COMUNE. L’imprenditore ambizioso chiese al sindaco Nicola Tamburrino di incontrare Stefano Graziano
8 Gennaio 2020 - 12:50
VILLA LITERNO – Dopo aver scritto di Paolo Romano e dell’incontro che questi ha avuto, nel tempo in cui ricopriva la carica di presidente del consiglio regionale, con il sindaco di Lusciano Nicola Esposito con l’assessore ai lavori pubblici Nicola Grimaldi presente anche Raffaele Iuliano, nipote di Emini (CLICCA QUI PER LEGGERE IL NOSTRO ARTICOLO DI IERI), oggi ci occupiamo di un altro politico casertano, il cui nome pure emerge dagli atti dell’indagine che ha portato all’arresto, confermato dal Riesame, del sindaco di Villa Literno Nicola Tamburrino, del già dirigente dell’ufficio tecnico dello stesso comune, l’architetto Giuseppe D’Ausilio e dell’imprenditore Salvatore Nicchiniello. Il nome è quello del consigliere regionale del Pd Stefano Graziano.
Anche in questo caso, com’è successo con Romano, niente di trascendentale. Anzi, se Romano compare, seppure dentro ad un racconto di un testimone, in un evento a cui partecipa direttamente, diverso il discorso di Stefano Graziano che, non risulta dagli atti dell’ordinanza aver mai incontrato l’imprenditore Salvatore Nicchiniello.
Detto ciò, però, vanno sottolineati alcuni punti della intercettazione tra il Nicchiniello e il suo socio in affari, super consulente imprenditoriale Angelo Aversano. Nella conversazione, avvenuta nella mercedes dell’imprenditore, dopo aver parlato dei tempi considerati troppo lenti di Giuseppe D’Ausilio nella procedura di rilascio del permesso a costruire, al punto da promuovere l’idea di cominciarlo a pagare immediatamente in modo da dargli in segnale concreto, dopo aver parlato della mazzetta da 5mila euro, da versare al sindaco Nicola Tamburrino, magari utilizzando proprio il tramite di Giuseppe D’Ausilio, così come concordato nell’ormai famoso incontro avvenuto in un bar tra Nicchiniello, il sindaco e l’altro imprenditore Vincenzo Sagliocchi, dopo aver infine discusso sulla volubilità di quest’ultimo, il quale si era impegnato in quella sede a versare al sindaco Tamburrino, come contributo per la campagna elettorale, la cifra di 10mila euro, salvo poi ripensarci, subito dopo questi ragionamenti, Nicchiniello dice al suo interlocutore di aver chiesto a Nicola Tamburrino di organizzargli un incontro con Stefano Graziano.
In poche parole, Nicola Tamburrino viene riconosciuto come un interlocutore privilegiato del consigliere regionale. La risposta del sindaco è improntata alla disponibilità: “Ora vediamo, ora lo chiamiamo, ci incontriamo“.
Aversano concorda pienamente con Nicchiniello sulla necessità di creare un canale diretto con Stefano Graziano e gli chiede di partecipare anche lui a quell’incontro che Tamburrino si era impegnato ad organizzare.
D’altronde, dice Angelo Aversano: “Io al fratello Mimmo lo conosco, facciamo gli assistenti insieme, in stanze a fianco.” Ora, che Domenico Graziano per gli amici Mimmo sia assistente universitario alla facoltà di economia aziendale, sede Capua, dell’università Luigi Vanvitelli, è cosa nota. Ma che Angelo Aversano insegnasse in quella stessa facoltà, non ci risultava. Per quello che conta, abbiamo consultato un poco “l’oracolo di google”, il quale ci ha restituito solamente una notizia che connette il socio di fatto di Nicchiniello all’università, in quanto componente della commissione che cura i rapporti con l’università e con gli altri presidi professionali dell’ordine dei dottori commercialisti di Napoli nord.
Comunque, ci informeremo se, al cospetto di Nicchiniello, l’Aversano abbia millantato o effettivamente uno così è finito dietro ad una cattedra ad insegnar non si sa che cosa, o meglio, anzi, o peggio, a insegnare il suo modello di vita e professionale.
L’obiettivo che Nicchiniello coltiva è quello di “non rimanere indietro“. In poche parole l’imprenditore ritiene che gli appalti, i grandi appalti, quelli che il suo consorzio potrebbe sostenere, cose ben al di la di 500mila euro si vincano solo se sei sponsorizzato. E lui è pronto a muoversi con la politica e ritiene, a modo suo, non sappiamo se a ragione o a torto, che Stefano Graziano sia uno in grado di metterlo in lizza.
QUI SOTTO LO STRALCIO DELL’ORDINANZA