CASERTA. L’ex assessore Peppe Greco protagonista dell’intrigo burocratico-camorrista di via San Carlo. Ma la sua posizione è stralciata. Altre evoluzioni in vista
18 Gennaio 2020 - 13:25
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CASERTA (g.g.) – Nel leggere, come abbiamo già letto, e offrendo, peraltro, nella versione integrale alla fruizione dei nostri lettori, il decreto di conclusione delle indagini nei confronti di imprenditori, prestanome e tecnici che secondo i magistrati della Direzione Antimafia di Napoli, avrebbe compiuto reati intorno e dentro alle procedure per i lavori del parcheggio interrato di via San Carlo, al centro di Caserta, ci si rende conto che l’architetto casertano Giuseppe Peppe Greco è pesantemente implicato in queste azioni che, ipotesi di reato alla mano, avrebbero favorito, secondo i pubblici ministero Vanorio e D’Alessio, gli interessi del boss Michele Zagaria e, dunque, del clan dei Casalesi.
Nonostante ciò, ma questo, se non ricordiamo male, era già emerso in altri documenti giudiziari, relativi alla fase delle indagini, l’atto che segna la loro chiusura e l’avvio di una procedura che porterà, di qui a due o tre mesi, alla richiesta di rinvio a giudizio, per coloro che a quel punto diventeranno imputati a tutti gli effetti, Giuseppe Greco non è destinatario del provvedimento perché, segnala la Dda, per lui “si procede a parte“.
In poche parole, la posizione di Greco, che come potrete leggere sotto, nella riproposizione integrale dell’atto giudiziario, è stata stralciata.
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