CORONAVIRUS E OSPEDALE MILITARE. La senatrice Petrenga ha chiamato Bonavitacola e Carlo Marino. Se De Luca dice sì, in poco più di una settimana sarebbe già a disposizione

23 Marzo 2020 - 17:28

CASERTA – Giovanna Petrenga, senatrice di Fratelli d’Italia, ha contattato stamattina la Regione Campania e il sindaco di Caserta Carlo Marino.

Il primo colloquio l’ha avuto con il vicepresidente della giunta Fulvio Bonavitacola, al quale ha fatto presente l’ottima occasione, veramente a portata di mano, di utilizzare l’ospedale militare che si trova al confine tra i Comuni di Caserta e Casagiove, per renderlo disponibile allo scopo di installarvi qualsiasi tipo di attività sanitaria, connessa direttamente o indirettamente al coronavirus, di cui la locale Asl ritenesse di avere necessità.

La Petrenga ha fatto presente a Bonavitacola che l’ospedale militare si trova in buone condizioni, è solo dismesso, anzi, il laboratorio interno è ancora in funzione.

In una settimana, massimo dieci giorni, lì potrebbero andare altre terapie intensive oppure, perché no, anche i convalescenti, persone in attesa di sottoporsi al tampone. Gli spazi a disposizione sono tanto ampi che non sfruttarli in un frangente del genere rappresenterebbe un errore molto grave.

Spendere altri soldi con le gare d’appalto per improbabili ospedali da campo già pubblicate sul sito So.Re.Sa., costituirebbe uno spreco di risorse che sicuramente potrebbero essere meglio utilizzate.

Della conversazione avuta con il vicepresidente della Regione, la Petrenga ha informato Carlo Marino, che al pari del numero due di De Luca si è detto seriamente interessato e disponibile, per quelle che sono le competenze dell’ente da lui amministrato, a muoversi immediatamente qualora le Regione dovesse dare l’ok.

A questo punto non resta che aspettare per verificare se le informazioni fornite da Giovanna Petrenga a Bonavitacola hanno effettivamente, al di là delle parole di circostanza o di un interesse al momento solo enunciato, fatto breccia nel palazzo di via Santa Lucia, dove – aggiungiamo noi – non è che in queste settimane abbiano risieduto razionalità, sangue freddo ed equilibrio.