Ahi ahi ahi assessora Nocerino, lei è bellina ma sulla “scandalosa” autorizzazione data a un’impresa senza attività, senza dipendenti e unipersonale, per un sito di rifiuti ferrosi, ha scritto una sciocchezzuola

12 Settembre 2025 - 12:18

Noi continuiamo su questa vicenda perché riteniamo che puzzi pesantemente. Non possiamo non ribadire l’incredibile modalità con cui la regione con la complicità del comune di Capua e della Provincia ha dato questo placet, non possiamo non considerare il ruolo di Bonavitacola e di Giovanni Zannini nel settore specifico non possiamo considerare le relazioni dirette tra lo Zannini e la Nocerino da un lato e lo stesso Zannini e l’amministrazione provinciale dall’ altro. Sulla del Basso e le ville di Sandokan ….

CAPUA (g.g.) Stavolta dobbiamo veramente complimentarci con l’assessore comunale all’Ambiente e ai rifiuti Rosaria Nocerino per il suo post scritto e pubblicato in Facebook il giorno successivo dall’uscita del nostro articolo sulla vicenda relativa all’autorizzazione per un nuovo sito di smaltimento dei rifiuti ferrosi, ma come vedremo in questo articolo, non solo ferrosi ma di una filiera più ampia.

Non era scontato che tornassimo sugli argomenti trattati in quel nostro articolo (CLICCA PER LEGGERLO) ma la Nocerino ci ha illuminati ricordandoci la storia di quel sito allo scopo di minimizzare ciò che in via Martiri di Nassiriya dovrà essere edificato in forza dell’autorizzazione appena citata. La sua penna però è stata mossa da un eccessivo carico emotivo, frutto probabilmente anche delle molte stilettate che le stanno arrivando da Laura Lonardo, nota odontoiatra capuana, uscita tutto sommato lodevolmente allo scoperto e se diciamo lodevolmente è perché questo giornale autenticamente democratico e liberale auspica e saluta con favore l’allargamento dei perimetri dei vari dibattiti capuani a più cittadini possibili. Quando questi partecipano, criticano, si schierano a favore o contro ad una tesi, ad una posizione politica ciò è sempre segno di una buona tenuta del tessuto democratico di una città.

Torniamo alla Nocerino. Il suo post lo pubblichiamo integralmente in calce all’articolo per chi ne volesse leggere con esattezza il testo. Noi proviamo a riassumerlo: l’assessora dice in pratica che in via Martiri di Nassiriya non succederà nulla di eccezionale, in quanto l’attività che vi sarà insediata sarà in pratica sovrapponibile a quella che c’era prima. E allora noi che siamo abituati a rispettare i testi degli interventi di personaggi pubblici siamo andati un po’ indietro nel tempo per capire cosa ci fosse prima nell’opificio di cui ancora oggi sopravvive il capannone. Ci operava Giovanni Ventriglia più che un imprenditore, un maestro artigiano il quale produceva infissi in alluminio, zanzariere ed altri prodotti simili appartenenti alla filiera del ferro. Attenzione prodotti che vendeva al consumatore finale.

Leggiamo cosa dice l’autorizzazione garantita alla Word Metal srl dalla Regione Campania: messa in riserva e gestione di rifiuti non pericolosi. L’attività di Ventriglia era costituita dalla produzione artigiana di pezzi convenzionali e anche di alta valenza come per esempio poteva essere una ringhiera in ferro battuto. Quella della Word Metal, invece, è un ‘attività di gestione stoccaggi di rifiuti ferrosi Se andate a leggere il decreto dirigenziale della Regione Campania vi accorgerete che dopo l’enunciazione del tipo di attività consentita alla Word Metal, c’è una lunga sfilza di prescrizioni tipiche delle tutele e dei contrappesi riguardanti le strutture di conservazione, di stoccaggio e di gestione di ogni tipo di rifiuto. A noi l’assessore Nocerino ci è simpatica ma con la sua risposta social ha dimostrato di averci capito poco o nulla.

Il secondo punto su cui l’amministrazione comunale di Capua dimostra una chiara sudditanza ad una scelta della Regione Campania a favore di questa Word Metal è rappresentato dal fatto che la magistratura inquirente dovrebbe convenientemente approfondire da un fatto: la Word Metal, e lo ripetiamo ancora, è stata costituita nel settembre del 2024 e ad oggi ha zero dipendenti. Per cui è probabilissimo che abbia avuto sempre zero dipendenti, Può contare su 20mila euro di capitale sociale ed è una società a responsabilità limitata unipersonale in cui il signor Emanuel Esposito nato a Pagani 28 anni fa è amministratore unico dunque legale rappresentate sia unico socio. La Regione Campania con una scelta di tipo politico, ripetiamo frutto di una delibera di giunta, è riuscita ad autorizzare un’impresa in pratica inesistente dal punto di vista dell’esperienza industriale come tante ne abbiamo viste nella nostra provincia, nell’agro aversano per mettere in piedi un impianto per la cui costruzione viene dato un termine di 36 mesi. Per il signor Emanuel Esposito che non ha mai fatto nulla nei pochi mesi di esistenza della Word Metal diventa da solo con 20mila euro di capitale sociale titolare di un’operazione pluri milionaria. La Regione Campania ha esaminato questi requisiti e lo ha autorizzato in 20 giorni dal momento della presentazione dell’istanza avvenuta il 4 marzo 2025 e ottenuta il 38 marzo 2025 perché i signori del Comune di Capua e dell’amministrazione provinciale di Caserta hanno deciso di non presentarsi alla conferenza dei servizi.

Ora, se noi diciamo che l’assessore regionale all’ambiente e ai rifiuti Fulvio Bonavitacola e il presidente della commissione del consiglio regionale per le stesse materie, Giovanni Zannini, hanno creato un vero e proprio idillio negli anni che ha sviluppato i suoi effetti anche nel settore della sanità come ci racconta l’indagine della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere nella quale Zannini è indagato per concussione, pronunciamo una balla? E come facciamo ad escludere a priori un ruolo svolto proprio da Bonavitacola in quanto assessore e da Zannini in quanto presidente della commissione ambiente e rifiuti in quella che noi consideriamo un’autorizzazione molto ma molto di più che scandalosa ad un’impresa che ha tutte le caratteristiche, poi magari non lo è, ma le caratteristiche, storia alla mano, di certi fenomeni avvenuti nella nostra provincia e nella nostra regione, dell’azienda prestanome? E come facciamo a escludere a priori che in questa dinamica abbia potuto contare il fatto che Rosaria Nocerino, sia assessore ai rifiuti e all’ambiente al Comune di Capua che non si è presentata alla conferenza dei servizi e non si è presentata da zanniniana di ferro e poi anche che l’amministrazione provinciale di Caserta, un feudo di Zannini non si sia presentata a sua volta?

Si tratta di interrogativi fondati su elementi di evidente concretezza. Non buttati li giusto per assecondare una line apolitica, una linea editoriale che magari questo giornale può avere. E trovatelo, se siete capaci, un solo articolo nella storia di CasertaCe, avverso alle posizioni di Zannini che non sia circostanziatamente motivato, trovatelo, un solo articolo che sia invece assertivo o addirittura apodittico, Noi siamo gente seria, siamo dei liberali e al peggior nemico non useremmo mai il trattamento della slealtà, a differenza di quello che, al contrario, come già vi abbiamo raccontato in qualche circostanza, Zannini ha fatto nei nostri confronti.

Il peggior nemico, Voltaire …. Insomma ci siamo capiti questa roba e questa citazione l’abbiamo scritta e riscritta centinaia e centinaia volte. E’ stato Zannini a non voler mai replicare ai nostri articoli scrivendo le sue tesi a CasertaCe. Ma noi abbiamo sempre pubblicato i suoi post quando, sempre e comunque a colpi di insulti e di malevolenze, di calunnie ambiziosamente e velleitariamente costruite per essere messe a disposizione, magari attraverso qualche componente amico delle forze dell’ordine, dei magistrati che però non sono affatto fessi che sanno benissimo chi è lui e chi siamo noi.

L’ ultima breve tranche di questo articolo contiene dei dati di scenario, di contesto. L’opificio di Giovanni Ventriglia ha insistito, come oggi vi insiste il capannone dismesso, su un terreno di proprietà della famiglia Piccirillo quella, per intenderci dei concessionari d’auto. Per la precisione oggi quelle particelle sono intestate a Vincenzo, Nicolino e Angelantonio Piccirillo ed è con loro che la unipersonale con zero dipendenti e zero attività avrà già ragionato per rilevare il fitto, l’usufrutto o una qualsiasi modalità che garantisca all’impianto dei rifiuti ferrosi una lunga attività

Non sappiamo se i Piccirillo, imprenditori piuttosto dinamici e molto, ma proprio molto, decisi nella cura dei loro affari, c’entrino con questo investimento oppure no. Magari la nostra vena di detective, che si è affinata negli anni riuscirà anche a chiarire questo aspetto

Per chi non abbia capito in che area della città di Capua ci troviamo potrebbe servire indicare l’ubicazione di un’attività commerciale appartenente all’ attuale presidente del consiglio comunale Carmela Del Basso. Il suo ristorante Qi Osteria si trova, infatti, a 200 metri, circa, di distanza dall’opificio che fu di Giovanni Ventriglia e che oggi è, per una decisione a dir poco sospetta della Regione Campania e per la scelta a cora più sospetta del Comune di Capua e dell’amministrazione provinciale di non partecipare alla conferenza dei servizi, nella mani di una sorta di self made man a cui in pratica una istituzione pubblica regala a scatola chiusa un’autorizzazione delicatissima come quella ottenuta il 28 marzo scorso dalla Word Metal srl

Nei pressi, ovviamente, c’è anche la Ferramenta della famiglia Salzillo, congiunti diretti della Del Basso, che si trova nello stesso immobile del ristorante, nonché anche l’abitazione di residenza. Insomma ci troviamo nella vera e propria roccaforte elettorale del Presidente del Consiglio coadiuvata dal marito l’imprenditore Domenico Salzillo.

Alle spalle dell’opificio diviso solo dal tratto dell’autostrada insistono molti parchi tra cui uno che si chiama “Paradiso” abitazioni che in passato sono finite sotto la lente d’ingrandimento della Dda che ha ritenuto appartenessero agli interessi economi e agli investimenti di Francesco Schiavone detto Sandokan, dunque alle strutture economiche più importanti del clan dei casalesi