ALLERTA ALIMENTARE: frammenti di metallo in barrette di cioccolato, scatta l’allarme
21 Giugno 2019 - 11:32
Tra le importazioni di prodotti alimentari in Italia, scatta di nuovo un’allerta alimentare questa volta per la cioccolata, con conseguente comunicazione di richiamo immediato da parte del distributore. Il sistema di allerta rapido per gli alimenti e i mangimi europeo (RASFF), infatti, poche ore fa, ha attivato un avviso di sicurezza per presenza di frammenti di metallo nelle barrette di cioccolata dai Paesi Bassi, segnalando l’allerta sul sito web del sistema di allarme rapido europeo oltre ad avere diffuso un comunicato stampa. Nell’avviso 2019.2234 del 20 giugno però, si parla solo di “pezzi di metallo nelle tavolette di cioccolato dai Paesi Bassi e distribuite in Italia” senza che siano stati comunicati nè il produttore nè il distributore in Italia, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”.
In attesa che il Ministero della salute comunichi sul suo sito web, nella sezione “Avvisi di sicurezza” la provenienza dell’alimento in questione con la corretta identificazione del prodotto, si coglie l’occasione per ricordare che è sempre bene prestare attenzione quando si consuma un alimento oggetto di richiamo. Infatti, ingerire un corpo estraneo, può costituire sempre un pericolo per la salute umana. I sintomi sono differenti a seconda del tipo di corpo estraneo ingerito e del posto in cui il corpo si è fermato (esofago, stomaco, intestino). Se il corpo estraneo è molto piccolo (tra i 2 cm centimetri e i 2 cm e mezzo di diametro) non è appuntito, non è tossico, in genere non ci sono problemi, ed entro due-quattro giorni viene eliminato con le feci. Se l’oggetto è grande dai 2 cm e mezzo ai 3 cm di diametro, può fermarsi nell’esofago causando difficoltà a deglutire, dolore allo sterno, salivazione. Se il corpo si ferma nello stomaco o nell’intestino, le conseguenze sono dolori all’addome e vomito. Se l’oggetto ingerito è appuntito, come può accadere nel caso di corpuscoli come le pietre, queste possono fermarsi dappertutto: se si fermano nell’esofago causano dolore, difficoltà a deglutire e fastidio dietro allo sterno; se si fermano nello stomaco o nell’intestino, facilmente causano ferite o perforazioni, causando sanguinamento o peritonite.