CASAGIOVE. Continua la spy story: il Pm interrogano di nuovo i testimoni e stavolta hanno in mano il nome di Anonymous

3 Ottobre 2018 - 18:54

CASAGIOVE (g.g.) – I Pubblici ministeri della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere non hanno certo smesso, nell’ambito dell’inchiesta sul presunto voto di scambio che vede indagati il sindaco Roberto Corsale, l’ex assessore, ora consigliere di minoranza Danilo D’Angelo, l’assessore Pietro Nardi e il Presidente del consiglio comunale Franco Mingione, più un paio di beneficiari di favori in cambio di voti alle ultime elezioni comunali, dicevamo, non hanno smesso di cercare di dare un volto e un nome a colui che a Casagiove ormai chiamano tutti “Anonymous“.

Si tratta del politico importante che, con una sua lettera, rigorosamente anonima, per l’appunto, ha fornito la stura all’indagine in questione. E’ importante conoscere l’identità di Anonymous che in questo modo diventerebbe un testimone dell’accusa che però dovrebbe venire in aula, magari in Camera di consiglio davanti a un Gip a ribadire le accuse che ha formulato nella sua lettera.

Negli ultimi giorni, in Procura, sono stati  interrogate altre persone di Casagiove, connesse a questo procedimento, visto che hanno fornito riscontro alle accuse di Anonymous. Ed è proprio alla fine, grazie a questi ultimi interrogatori che sarebbero emersi elementi certi e utili sulla identificazione dell’autore della lettera.

Ma la magistratura vuole indagare se tra Anonymous e questi testimoni siano intercorsi accordi i quali prevedevano, arrivata la lettera sulla scrivania della Procura, un loro impegno per dar riscontro ai racconti del politico misterioso

Tra gli interrogati, sia persone già indagate, sia persone convocate senza avvocato, come informate dei fatti. Durante questi interrogatori, sarebbero emersi nuovi elementi, fatti che risulterebbero contraddittori rispetto alle accuse che inizialmente formulate dalle stesse persone. Ai magistrati sarebbero stati fatti ascoltare anche degli audio, non meglio definiti, registrati da queste persone all’epoca dei fatti.

Insomma, la situazione diventa molto più aperta rispetto a quanto sembrasse fino ad alcune settimane fa, e si ha anche l’impressione che potrebbe alleggerirsi la posizione di alcuni indagati e appesantirsi quella di Anonymous.