SOLITA VERGOGNA. Alla gara da mezzo milione per l’asilo di SAN FELICE ne risponde solo uno. Vince facile noto imprenditore casertano con un ribasso del 6%. Una festa tra comuni zanniniani
22 Ottobre 2024 - 11:29
Per noi è danno erariale perché queste situazioni creano provviste con i ribassi macchietta. In questa provincia non si può andare avanti: è diventato un appaltificio vergognoso. La società dell’imprenditore Francesco Paolo Ruocco si porta a casa l’aggiudicazione con un ribasso del solo 6%, che mai sarebbe stato quello vincente se si fossero presentati altri concorrenti. Il filo rosso che conduce a Giovanni Zannini, ma va aggiunta una cosa
CASERTA – Le ultime inchieste della procura di Santa Maria Capua Vetere hanno confermato come esista uno schema, peraltro già descritto in passato da CasertaCe, che vede negli inviti alle aziende e nelle aggiudicazioni, negli affidamenti diretti o simili, degli indizi di procedure di gara aggiustate, per non dire proprio truccate.
Per questo, quando leggiamo procedure con ribassi minimi e partecipanti in solitudine, è sempre il caso di sottolinearle, di cercare di capire se ciò avvenga per una serie di sfortunati eventi involontari o se provocati da qualche volontà di aggiustare, di favorire questo o quell’altro imprenditore.
Sarebbe forse ritenuta un’esagerazione, una visione al limite del complotto, se non ci trovassimo in mezzo ad una provincia nella quale stanno emergendo appalti truccati praticamente ogni settimana.
Questa premessa è importante perché questo articolo non serve a dire che la Si.Fra Costruzioni sia stata favorita dall’amministrazione provinciale di Caserta nella procedura da 500 mila euro per la riconversione dell’edificio Migliori di San Felice a Cancello in asilo nido, ma che esistono certe gare, certi appalti diventano una miniera d’oro per gli imprenditori che partecipano.
Andiamo con ordine. L’amministrazione di San Felice a Cancello ha ricevuto un finanziamento del PNRR per potenziare il servizio degli asili nido. Una scuola per i più piccoli da 42 posti, con una linea di credito da 840 mila euro.
Parte di questa somma è già stata utilizzata per il progetto, realizzato dalla società Diastilo di Francesco D’Orta, con sede a Teano, non un volto nuovo per CasertaCe.
I lettori di CasertaCe ricorderanno che, per i progetti finanziati dal PNRR, i comuni devono affidarsi alle stazioni appaltanti.
E quale stazione appaltante migliore per San Felice a Cancello che quella della provincia di Caserta, dove il sindaco del comune suessolano, Emilio Nuzzo, è “assessore” alla viabilità.
E infatti, il responsabile del settore Lavori Pubblici di San Felice, Vincenzo Piscitelli, l’otto ottobre scorso ha firmato la determina a contrarre per questo appalto: base d’asta 506 mila euro.
Viene scelta anche la procedura di sfida, diciamo. L’amministrazione di San Felice ha scelto di bandire la gara ai sensi dell’articolo 50 del Codice degli appalti 2023, ovvero invitando 5 ditte, scelte riteniamo dall’albo fornitori della stazione appaltante, a partecipare alla gara (dio non voglia si faccia una procedura aperta in questa provincia).
E forse non sono stati così attenti i fornitori della provincia a questa gara, visto che su cinque partecipanti solo una ditta si presenta, ovvero citata la Si.Fra Costruzioni di Cancello ed Arnone dell’imprenditore Francesco Paolo Ruocco.
Tra l’altro, la Si.Fra, analizzando i ribassi medi delle offerte vincitrici di appalti alla provincia di Caserta, non avrebbe mai potuto avere speranze con il 6% di ribasso. Ma la fortuna ha arriso a Ruocco che, non avendo avversari, si è visto aggiudicare questi importanti lavori a mani basse.
Per concludere, c’è chi potrebbe vedere un collegamento tra questa procedura e Giovanni Zannini.
Teano, luogo di provenienza della società che ha progettato i lavori, è un comune di fiducia del consigliere regionale, stessa cosa dicasi per Cancello ed Arnone, luogo del presunto imbroglio tentato dagli imprenditori Griffo ad Invitalia (LEGGI IL FOCUS), avvenuto grazie anche all’interessamento del sindaco, Raffaele Ambrosca, comunque non indagato nell’inchiesta per corruzione che ha coinvolto Zannini. E ancora, c’è la stazione della provincia di Caserta, che il mondragonese praticamente guida, con la partecipazione del presidente Giorgio Magliocca e infine il comune di San Felice dello zanniniano di ferro, Emilio Nuzzo.
Questa connessione non è impossibile da vedere, ma va detto anche che negli ultimi tre anni a Zannini è stato concesso spazio, tempo e modo di diventare una specie di supersindaco di tanti comuni di Terra di Lavoro.
Cosa che rende quasi inevitabile inciampare in questa possibile corrispondenza di “amorosi sensi”.
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