ARRESTATI. Due casertani si fingono carabinieri e rubano oltre 40 mila euro. E c’è anche una minorenne in manette
20 Maggio 2025 - 13:17

Inseguimento con i militari dell’arma, quelli veri, concluso con l’arresto dei tre
CASERTA – Una truffa ben orchestrata ai danni di un’anziana signora è stata sventata dai carabinieri grazie a un’operazione tempestiva condotta tra Castiglione dei Pepoli e Vado di Monzuno, in provincia di Bologna, con al centro soggetti provenienti dalla nostra provincia. Tre le persone arrestate: due uomini, entrambi casertani e già noti alle forze dell’ordine, e una ragazza minorenne, accusati di aver sottratto gioielli e un orologio di pregio per un valore complessivo stimato in circa 40.000 euro. Tutti i beni sono stati recuperati e restituiti alla vittima.
L’intervento è scattato a seguito della segnalazione di un cittadino che, allarmato da una telefonata sospetta ricevuta insieme alla moglie, ha chiesto aiuto ai militari della Stazione di Castiglione dei Pepoli. Un uomo, spacciandosi per carabiniere, aveva raccontato ai due coniugi che la loro nipote era rimasta coinvolta in un grave incidente e che era necessario consegnare denaro o gioielli per evitare gravi conseguenze legali.
La segnalazione è stata immediatamente presa in carico. Una pattuglia dell’Aliquota Operativa di Vergato, impegnata proprio in servizi di contrasto alle truffe agli anziani, ha notato poco dopo una giovane allontanarsi velocemente dall’abitazione dell’anziana e salire a bordo di un’auto con due uomini a bordo.
Ne è nato un inseguimento lungo la Strada Provinciale 325 R, che si è concluso nel territorio di Vado di Monzuno, in località Persichè, dove l’auto è stata fermata. Durante la perquisizione, i militari hanno trovato nella disponibilità della ragazza una borsa contenente numerosi gioielli in oro e un orologio di valore, riconosciuti come refurtiva.
I due uomini, cittadini stranieri di 26 e 28 anni, sono stati portati davanti al giudice per direttissima e, dopo la convalida dell’arresto, sottoposti all’obbligo di dimora in un comune della provincia di Caserta. La minorenne, incensurata, è stata inizialmente affidata al padre e successivamente trasferita in una comunità, come disposto dal Tribunale per i Minorenni di Bologna.