ASCOLTA L’AUDIO. Le parole di Raffaele Cantone a CasertaCE: ecco cosa ha detto sull’auditorium della Provincia ricostruito da Raffaele Pezzella
10 Novembre 2023 - 18:57
Tra i primi a parlare durante il convegno sulla corruzione è stato il sindaco Carlo Marino, ritenuto partecipe dalla DDA di Napoli, ad un accordo per truccare una gara da 116 milioni di euro e attualmente sotto processo. Assente, invece, il presidente della Provincia Giorgio Magliocca, i cui due enti che dirige hanno aggiudicato quasi tre milioni di euro di lavori a società riconducibili a Raffaele Pezzella, imprenditore ritenuto finanziatore del clan dei Casalesi e corruttore di dirigenti proprio all’amministrazione provinciale
CASERTA (l.v.r.) – Un vero e proprio corto circuito logico quello che è avvenuto oggi, venerdì, all’Auditorium di via Ceccano a Caserta.
Tante cariche istituzionali e volti della politica locale erano presenti all’evento, organizzato dal liceo Manzoni e dai colleghi del magazine Informare, sul tema della corruzione e come evitarla.
Parliamo di cortocircuito perché, tra i primi a salire sul palco, c’è stato Carlo Marino, sindaco di Caserta, sotto processo perché ritenuto responsabile di aver lavorato per truccare la gara sull’appalto integrato dei rifiuti da 116 milioni di euro.
Indagato, ora imputato ma non processato. Questo vuol dire che è e sarà innocente fino a giudizio definitivo, ma resta la circostanza che la sua presenza dinanzi a centinaia di giovani studenti del liceo Manzoni nel raccontare come evitare i comportamenti che favoriscono la corruzione a nostro avviso
E stride ancora di più che sia stato ospitato ad un evento all’interno dell’auditorium provinciale Raffaele Cantone, storica figura, massimo esperto del fenomeno corruttivo in Italia, infatti scelto come capo dell’Anac, e oggi procuratore a Perugia.
Chiaramente non è la presenza in sé di Cantone a provocare questo citato cortocircuito, bensì il fatto che l’auditorium di proprietà dell’amministrazione provinciale di Caserta è stato ristrutturato, al costo di un milione di euro, dalla Comed, società finita sotto interdittiva antimafia poiché ritenuta nelle mani di Raffaele Pezzella, arrestato mercoledì per la terza volta dal 2020, in quanto soggetto segnalato dagli investigatori della DDA di Napoli quale corruttore, anche di dirigenti della provincia stessa, e perché ritenuto finanziatore del clan dei Casalesi, come raccontato, tra gli altri, dal pentito Nicola Schiavone, figlio di Francesco Schiavone Sandokan.
Al termine dell’evento, quindi, abbiamo deciso di chiedere a Cantone cosa ne pensasse e il procuratore ha difeso il concetto di bene pubblico, staccandolo, diciamo così, dalla figura dell’imprenditore presunto corruttore.
Ma non solo. Il giudice è stato molto netto quando ha spiegato che se quanto affermato dal giornalista è corrispondente è vero (ed è vero, visto che si parlava dell’indagine, poi per il processo ci sarà tempo) certi personaggi, certi imprenditori non devono entrare nelle istituzioni, devono essere messi alla porta.
Parole dirette quelle di Cantone che, da ex magistrato antimafia di Napoli, conosce bene il sistema, le dinamiche correttive della nostra provincia.
Assente al meeting, invece, il presidente della provincia Giorgio Magliocca che, invece, avrebbe dovuto intervenire questa mattina. Potrebbe, forse, aver inciso l’imbarazzo dopo l’arresto di Pezzella, premiato da procedure d’appalto dell’amministrazione provinciale.
Parliamo di verosimile sensazione di imbarazzo non perché Maglioca sia un corrotto, oppure un criminale, non è indagato e non è imputato in nessun procedimento, ben che meno condannato, ma è pur sempre il vertice politico di due amministrazioni pubbliche – la provincia di Caserta e il comune di Pignataro Maggiore – che negli ultimi 365 giorni hanno affidato tre gare, di cui una tramite scelta diretta a favore di una ditta ritenuta nelle mani di Pezzella dalla DDA, a società direttamente riconducibili all’imprenditore e al suo socio, Tullio Iorio.
Certa gente, dice Cantone, deve stare lontana dalla pubblica amministrazione.
In provincia di Caserta, invece, aggiungendo anche la recentissima proposta di aggiudicazione da 15 milioni vinto su un progetto PNRR dell’ASL Caserta alla Marrel di Pezzella, certi soggetti sono attivissimi nelle procedure pubbliche. Un cortocircuito, un altro, tra ciò che viene espresso a margine di un convegno sulla corruzione da uno dei più importanti fautori della lotta al fenomeno e i fatti che avvengono in questa provincia.