La Misericordia di Caivano porta l’ASL CASERTA in tribunale per l’appalto del servizio 118

1 Aprile 2021 - 17:10

Dopo lo scandalo e gli arresti, l’azienda sanitaria locale della nostra provincia aveva annullato la convenzione. Ora la Confraternita chiede l’annullamento di questa decisione

CASERTA – Dopo lo scandalo sanitario che ha colpito l’ASL di Caserta, emerso grazie all’inchiesta portata avanti dai carabinieri, coordinati dalla procura di Aversa-Napoli Nord, l’azienda territoriale della salute nella nostra provincia il 10 marzo scorso aveva optato per l’annullamento della convenzione relativa al trasporto in emergenza di malati, cioè il servizio di 118

, che nel giugno scorso era stato aggiudicato all’associazione di volontariato Misericordia di Caivano. Questo perché, come ben sanno i lettori di CasertaCe, secondo le indagini degli inquirenti, questo appalto sarebbe stato pilotato da funzionari della ASL casertana. Un’accusa di turbativa d’asta che ha portato anche all’arresto del legale rappresentante della Misericordia di Caivano, Cuono Puzone, oltre che al dipendente dell’azienda sanitaria locale, Francesco Della Ventura.

E contro l’atto che attivava l’annullamento unilaterale del servizio si è presentata proprio la Misericordia di Caivano, che ha ricorso al TAR per chiedere l’annullamento, previa sospensione dell’efficacia, della deliberazione del direttore generale dell’azienda locale sanitaria. Nel frattempo, l’ASL, che ha deciso di costituirsi in giudizio, ha quindi convocato un legale che si occupi della diatriba, l’avvocato Antonio Nardone.

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