ASL CASERTA. Appalto da 140 MILA EURO al consorzio con dentro la società di Falanga, arrestato a casa di Michele Zagaria con mitra e bunker. Grave problema trasparenza

7 Agosto 2025 - 13:07

Tra pochi giorni Amedeo Blasotti, indagato per vicende relative agli appalti, lascerà l’ASL di Caserta e in questi giorni sono stati pubblicati molti verbali di gara, tra cui quelli che trovate in calce all’articolo su una vicenda che ha ombre sul rispetto del codice degli Appalti e decreto Trasparenza

CASERTAL’ASL di Caserta ha formalizzato l’aggiudicazione di un accordo quadro del valore di 139.129,16 euro (iva esclusa) per la manutenzione del verde in cinque distretti dell’area nord. Il contratto è stato assegnato al Consorzio Stabile Grade di Torino, che ha presentato l’offerta più vantaggiosa con un ribasso del 43,411% sull’importo base di 169.737,58 euro.

L’iter procedurale, avviato lo scorso gennaio, si è svolto attraverso una procedura negoziata telematica sulla piattaforma Net4Market, con l’invito a 30 operatori economici. Delle 14 imprese partecipanti, il Consorzio Grade si è aggiudicato l’appalto dodicennale per i lavori di manutenzione ordinaria nelle zone verdi dei distretti 12-16.

Nulla di particolare? Non proprio. Perchè il Consorzio Grade è entrato nella storia recente di questo giornale e di questa provincia per aver fatto entrare in due appalti da 3 milioni di euro complessivi una società con connessioni forti con la fazione Zagaria del clan dei Casalesi.

Parliamo della Mira Costruzioni, ovvero la società della famiglia Falanga di Casapesenna che, in realtà, sembrano essere più dei prestanomi di altri soggetti. Lo diciamo perché il titolare è un ragazzo di vent’anni, il padre lavorava in un caseificio, prima di essere arrestato perché aveva in suo possesso un mitra e dei bunker. Tutto ciò in un’abitazione in cui viveva, di proprietà della famiglia del Boss Michele Zagaria, ovvero il capo clan più attivo sugli appalti pubblici.

La Mira, prima di passare ai Falanga, era di proprietà di una certa signora Maria Amato.

ovvero della moglie di Raffaele Diana, fratello di Giuseppe, detto Pepp O’Biond, sposato con Raffaella Zagaria, nipote diretta del boss Michele, essendo la figlia di Elvira Zagaria e Francesco Zagaria, Ciccio ‘a benzinacondannato in via definitiva per associazione mafiosa.

Il problema grave lo vediamo leggendo il documento di gara, il verbale della procedura guidata dal direttore del servizio, l’ingegnere dell’Asl Caserta, Massimo Di Salvo. Infatti, se per gli altri consorzi che hanno presentato l’offerta si specifica quale sia l’impresa esecutrice, ovvero la ditta che effettivamente starà sul cantiere e prenderà la parte sostanziosa del denaro, per il Consorzio Grade questa specifica non viene fatta.

E se non la fa il Consorzio, andava estromesso perché questi operatori economici sono ai sensi dell’art. 67, comma 4, del d.lgs. n. 36 del 2023, “sono tenuti ad indicare “in sede di offerta” per quali consorziati essi concorrono“. E se invece è stato Di Salvo a non mettere il nome della consorziata, compie una violazione della stessa legge, perché la segnalazione della ditta esecutrice è vigente: vanno pubblicate.

Ma mai come in questo caso, come nella vicenda di San Marcellino (CLICCA E LEGGI), è importante sapere chi sia la ditta esecutrice, perché il consorzio Grade, a Caserta, l’ultima volta che lo abbiamo visto, ha scelto una ditta evidentemente connessa alla famiglia Zagaria e, quindi, all’universo del clan dei Casalesi.

Non solo per dissipare ogni possibile dubbio, ma soprattutto lo prevede le norme sul principio della trasparenza degli atti amministrativi che le riproponiamo spiegate in maniera semplice qui sotto.

CLICCA E LEGGI I VERBALI