Ato rifiuti: elezioni. Ecco la lista ad alto livello culturale e di competenze firmata Zannini, Bosco, Magliocca e Caputo

11 Marzo 2022 - 20:29

Tra i quattordici nomi qualche sorpresa e diverse “carte conosciute”: Andrea De Filippo, Gino Pellegrino, Nicola Affinito, Giovanni Ferrara, Domenico Moriello e Filippo Maturi

 

 

CASERTA Un mero contenitore di potere. Non lo vogliamo dire noi, ma se si mettono attorno ad un tavolo Giovanni Zannini, Luigi Bosco e Nicola Caputo, può uscirne fuori mai qualche discorso serio sulle politiche di sviluppo, sulle grandi direttrici dell’investimento pubblico, sulle criticità della sanità campana e casertana? Il punto all’ordine del giorno sarà sempre uno e uno solo: la ricotta, tanta ricotta. Come quella che c’è in questa lista oggi presentata per l’elezione del nuovo organismo direttivo dell’Ato rifiuti o Eda, che dir si voglia. La lista è quella dei moderati, poco moderatamente, soprattutto dopo il meriggio, governata da Giovanni Zannini. Moderati insieme a Noi di Centro, che sarebbe Luigi Bosco e insieme a Italia Viva, che sarebbe Nicola Caputo anzi, mettiamoci anche il fratello Mario Caputo. In fascia A, cioè per i Comuni di dimensioni più ragguardevoli c’è Andrea De Filippo, sindaco di Maddaloni, in quota Enzo Santangelo, consigliere regionale maddalonese di Italia Viva. Poi c’è Domenico Moriello, dunque espresso dall’amministrazione Velardi che ha trovato finalmente la sua naturale collocazione nel movimento politico (si fa per dire) di Zannini,

Luserta, Colombiano, Vincenzo Caterino, Di Biasio, Giorgio Magliocca e compagnia. E, infine, Giovanni Botta. Per i Comuni di fascia B il primo nome è quello di Gino Pellegrino, sindaco di Parete. Nelle scorse settimane, abbiamo a disposizione i suoi messaggi che non pubblichiamo per amor di Patria e perché siamo gente seria, ci aveva comunicato la sua definitiva rottura con Giovanni Zannini di cui, diceva lui, non condivideva più i metodi. Può darsi pure che Pellegrino dirà di essere in quota Noi di Centro o Italia Viva, ma fa lo stesso, anche perché aveva declinato gli inviti alla candidatura, affermando giustamente che ognuno debba fare il suo mestiere e che lui non si sentiva preparato per una postazione del genere. Il resto è una sorta di beneficiata di sindaci e amministratori dell’agro aversano. Oltre a Pellegrino, infatti c’è il sindaco di Carinaro Nicola Affinito, poi Giuseppe Sequino di Frignano, Benito Mottola di Lusciano in nome e per conto di quell’altro fuoriclasse del sindaco Nicola Esposito, Ernesto Di Serio di Sant’Arpino, Luisa D’Angelo di Capodrise, Nicola Di Nuccio di Riardo, l’altro zanniniano Giovanni Ferrara, sindaco di San Felice a Cancello e Filippo Maturi di Caserta. Riteniamo si tratti della stessa persona candidata con Zinzi nella lista Prima Caserta, che a noi ci dovrebbero tagliare la lingua e fratturarci i polpastrelli quando scriviamo di apprezzare le parole, gli interventi di una persona, in questo caso di un giovane politico che in men che non si dica è saltato dal centrodestra al carro peggiore per un giovane, quello in cui si fa politica solo per garantirsi posizioni, poltrone. Ma forse, al di là delle parole, era esattamente quello che desiderava il giovanotto ex leghista. Infine, in fascia C unico candidato Michele Scirocco di Formicola.