AVERSA. Com’è volubile la criminalità. Il comandante dei vigili urbani Antonio Piricelli è un eroe per il fratello del boss della camorra ed è minacciato da qualcuno delle “Palazzine”

16 Dicembre 2022 - 15:52

Non è un mistero che la posizione di questa persona è, a nostro avviso, per i trascorsi santantimesi, a dir poco delicata, anche (ma non solo) a causa di quel video che riproponiamo in calce all’articolo. Per cui, fermo restando la nostra ampia disponibilità a lavorare su questa notizia, in modo da farci un’idea precisa, occorre un approccio laico al tema, così come laico fu quando scrivemmo dei “fattacci” di Sant’Antimo

AVERSA (g.g.) – Anche i delinquenti sono in grado di esprimere scuole di pensiero differenti tra di loro. Prendete la storia del commento ad un articolo riguardante l’attività del neo comandante della polizia municipale di Aversa, Antonio Piricelli.

Non venire nelle palazzine che là rimani, senti a me…non è una minaccia ma una promessa“.

Chi ha scritto questa cosa è, con ogni probabilità, un delinquente o comunque un soggetto con attitudini e potenzialità criminali.

Scuole di pensiero differenti, dicevamo. Solo un paio di anni fa, il congiunto diretto di un camorrista temibilissimo, attivo sulla piazza di Sant’Antimo, registro addirittura un video – che vi riproponiamo oggi per la terza volta – in cui invitava i cittadini di quel comune ad andare a protestare sotto alle finestre degli uffici dei commissari straordinari, insediatisi a seguito dello scioglimento dell’amministrazione locale per infiltrazioni

camorristiche, allo scopo di chiedere che Piricelli rimanesse in servizio (LEGGI QUI IL NOSTRO ARTICOLO).

La persona che videoregistrò il messaggio è il fratello di un potente esponente del clan Verde di Sant’Antimo e, francamente, pur avendole viste di tutti i colori, è la prima volta che avevamo incrociato un appello social del germano di un camorrista che incitava le persone ad andare sotto al comune per evitare il trasferimento del comandante dei vigili urbani, di cui nel video venivano dette cose meravigliose.

Questa storia, così come tante altre, è finita in cavalleria. Il comandante Piricelli fu in pratica allontanato da Sant’Antimo per mano dei commissari anti camorra, ma evidentemente per lo Stato italiano non c’era nulla che osteggiava la continuazione della propria carriera e per lo più in un comune confinate con quello di provenienza, cioè ad Aversa.

Beninteso, noi non abbiamo letto direttamente questo messaggio minatorio denunciato dal comandante. Non sappiamo se è arrivato da un account anonimo, tramite un nickname artefatto. Se avremo tempo, approfondiremo.

Per ora, come abbiamo trattato in maniera tutto sommato laica la questione della reputazione che Piricelli si è costruito in quel di Sant’Antimo, così ci comportiamo anche nei confronti del commento minaccioso di cui possiamo al massimo riconoscere l’effetto, cioè la sua pubblicazione in un social o nei commenti dei lettori di un sito, ma su cui certamente non possiamo arrischiare definizioni sulla causa, quindi senza collegare in maniera facilona questa minaccia allo schema nobile delle guardie, che si oppongono ai ladri senza se e senza ma e soprattutto vi si oppongono con azioni di sostanza e non solo di apparenza, e dei ladri, i quali, vistisi alle strette schiumano di rabbia ed esprimono minacce ugualmente concrete, realmente pericolose e non solo votate ad un semplice abuso dialettico volontario, autonomo oppure indotto.

IL VIDEO DEL FRATELLO DEL BOSS: