AVERSA. Dopo il funerale, i congiunti del caro estinto sono commossi e così qualche dipendente comunale gli rifila una tomba in marmo pregiato

31 Ottobre 2020 - 12:14

AVERSA (g.g.) – Giochi proibiti: sono quelli che, da sempre, si fanno in molti cimiteri, dove il personale trova sempre modo per arrotondare un po’ la paga.

Diciamo che nel cimitero di Aversa le cose vanno anche peggio della media. Già in passato abbiamo segnalato situazioni a dir poco inquietanti, soffermando la nostra attenzione su taluni presunti traffici e anche su modalità di smaltimento dei delicatissimi rifiuti interni.

Niente è successo, perché dalle nostre parti, per far succedere qualcosa, devo avere, nel momento in cui denunci, la stessa percentuale di fortuna di uno che sorride dopo aver utilizzato un biglietto del “gratta e vinci”.

La storia di oggi riguarda, invece, un altro tipo di pratica. Ci sarebbe qualche addetto che coltiva l’hobby dell’agenzia commerciale.

Nel senso che alla famiglia del defunto o della defunta vengono allargati gli orizzonti.

E si sa: dopo aver perso un proprio caro, difficilmente si basa alle spese. Quei momenti sono emotivamente rilevanti per ottenere cose che, magari, in momenti normali non si ottengono. Se, allora, terminati i servizi che al cittadino sono dovuti, qualche dipendente sguaina una sorta di kit delle tombe, proponendo marmi nobili o meno nobili, è molto probabile che, in quel momento di dolore, il congiunto dell’estinto non stia lì a sindacare più di tanto e dia una sorta di mandato al dipendente, il quale, ovviamente, è in contatto con un’impresa specializzata in monumenti funebri.

Ma questo non si può fare.

E lo diciamo prima di tutto all’amministrazione comunale, affinché verifichi bene se e quanti casi del genere si siano verificati.

Da parte nostra, noi terremo l’antenna alzata anche su questa vicenda.