AVERSA. Il presidente del Real Agro Aversa prima denuncia voti di scambio sul “Bisceglia” e poi fa marcia indietro. Un pandemonio per nulla?

30 Settembre 2019 - 16:09

AVERSA (g.g. – l.d.a. & c.d.a.) – Guglielmo Pellegrino, presidente del Real Agro Aversa Calcio, ha scatenato un pandemonio con un post su Facebook in cui denuncia non meglio precisate pressioni da parte di ugualmente non meglio precisati consiglieri comunali, relativamente alla gestione dello stadio Bisceglia. “Non sono un delinquente, non mi presto e mai mi presterò ad eventuali voti di scambio di cui si potrebbero rendere protagonisti alcuni consiglieri comunali di Aversa”. Affermazione piuttosto criptica. Abbiamo imparato, in tanti anni di lavoro, che le affermazioni espresse pubblicamente vanno provate, occorrono i riscontri. Non basta, dunque, evitare di fare nomi, perché in questo caso è la reputazione del consiglio comunale di Aversa che viene messa in discussione. Pellegrino afferma di essere pronto a denunciare tutto alla Procura della Repubblica. Un consiglio di CasertaCe: lo faccia subito. Già oggi, al massimo domani. Questo sarebbe l’unico modo per dare credibilità ad un attacco pesantissimo. In caso contrario, magari sarà la Procura a chiedergli conto delle sue affermazioni. Può darsi che tutto si traduca in una bolla di sapone, se fosse così, nulla succederà al Pellegrino, ma certo la sua credibilità diventerebbe pari a zero. Perché se un dirigente sportivo ritiene di essere sotto scacco, se ritiene di dover piegare la testa alla legge non scritta della lottizzazione politica, dei favori chiesti e munificamente concessi dal consigliere o dall’assessore di turno, in cambio di adeguata visibilità a di voti elettorali, è serio formulare voti e cognomi. Pellegrino può benissimo evitare di farli ai giornale ma, a questo punto, ha

il dovere di andarli a fare in Procura, o ai carabinieri, o alla polizia, o alla Finanza.

Il secondo post che pubblichiamo sotto al primo non depone benissimo e sa tanto di passo indietro. Il Vate di Fiume, il poeta soldato definì Francesco Saverio Nitti, al tempo dell’impresa presidente del consiglio, “Cagoia“, mutuando il termine dal dialetto friulano che l’aveva fatto diventare definizione partendo dal cognome di un uomo molto pavido. E’ fondamentale che dia seguito a ciò che ah affermato stamattina Pellegrino, perché già sono arrivate le prime reazioni politiche.

Partendo dal primo post, sono arrivati i messaggi di solidarietà di Ida Iorio della Lega di Aversa e anche quelli del consigliere comunale di maggioranza Paolo Santulli e del suo collega di opposizione Alfonso Oliva. Questa è la nota che, alle 11.30, di questa mattina ci ha inviato la Iorio.

Piena solidarietà al presidente Pellegrino. Che si faccia chiarezza sulla vicenda dello stadio Bisceglia. Il Presidente ha parlato di voto di scambio, di mal governo del territorio e di eventuali accordi e/o piaceri fatti alla società ‘Real Agro Aversa’. Che sia denunciato tutto alla Procura della Repubblica. Aggiungo che le condizioni dello stadio aversano sono pessime. Ma non si erano spesi circa un milione di euro per il suo restyling?

IL POST SU FACEBOOK E IN SEGUITO IL COMMENTO

Non sono un delinquente, non mi presto e mai mi presterò ad eventuali voti di scambio di cui si potrebbero rendere protagonisti alcuni consiglieri comunali di Aversa. Mai accetterò ‘accordi’ con qualcuno per ottenere lo stadio ‘Bisceglia’. Non mi lascerò mai ‘usare’ da politici che guardano solamente ai propri interessi personali. Oggi in troppi si stanno ‘proponendo’ per prendersi i meriti di eventuali ‘piaceri’ fatti alla nostra società, per poi cercare di ‘strappare’ voti magari già alle prossime Regionali. Non ci sto a questi giochetti, sono pronto a denunciare tutto alla Procura della Repubblica. Sono pronto a dialogare solo nelle sedi istituzionali, perché non si può confondere la cosa pubblica con il privato. Il sindaco Alfonso Golia dimostri di avere gli attributi: prenda una decisione, ci faccia capire quale sia l’idea politica della sua maggioranza. Non abbiamo alcuna intenzione di essere ‘manovrati’ da personaggi ambigui che hanno a cuore solamente speculazioni e mala politica. Noi siamo per la trasparenza e per l’onestà. Non sono un politico e non voglio esserlo, queste mie dichiarazioni lo dimostrano. Potrei fare buon viso a cattivo gioco ma non è nella mia indole. Sto investendo parecchie energie personali a favore della città, e oggi mi inimicherò parecchie persone ma non voglio stare in silenzio di fronte ad una cattiva politica che è il male di questo territorio”.

E’ un fiume in piena il presidente del Real Agro Aversa, Guglielmo Pellegrino, dopo alcuni spiacevoli episodi accaduti in occasione della partita di oggi pomeriggio allo stadio ‘Bisceglia’ ma anche dopo che è da giorni in ‘lotta’ per ottenere per questa gara un minimo di manutenzione dell’impianto di via Caruso: “C’è solamente da denunciare quanto sta accadendo al ‘Bisceglia’ – afferma Pellegrino – perché sono convinto che da mesi non ci sia manutenzione al campo. Dal momento della consegna dei lavori della ditta Verazzo (più di 2 mesi fa) non si è mai fatto nulla per questo impianto, completamente abbandonato a sé stesso. Nonostante il pagamento di 200 euro l’ora siamo stati costretti a tracciare il campo, a tagliare l’erba all’ingresso, a ripulire gli spogliatoi, e a provvedere, a nostre spese, anche alla disinfestazione per combattere insetti e zanzare. E se non bastasse abbiamo scoperto che l’impianto di irrigazione non funziona come dovrebbe, quando invece dovrebbe partire automaticamente durante la notte. Questo significa che in 2 mesi non si è mai annaffiato il manto erboso. Se non si farà la giusta manutenzione mi recherò personalmente a denunciare dai carabinieri e al commissariato tutti i responsabili di questo ‘abbandono’. Oggi il manto erboso era in condizioni pietose, e chiunque abbia bisogno di qualsiasi prova dei nostri lavori possiamo proporre materiale fotografico. E in tutto questo abbiamo pagato 200 euro l’ora per avere lo stadio”.
Poi Pellegrino sottolinea che, al di là di quello che dice in giro qualche consigliere comunale di Aversa, “non si può assolutamente paragonare la partita di calcetto fatta per divertimento e per svago con la squadra che rappresenta la città. Quando questo consigliere va a giocare a calcetto non c’è nemmeno la moglie a guardarlo giocare, noi oggi abbiamo portato mille aversani sugli spalti, che si stanno legando in modo eccezionale al nostro progetto. Sono solamente loro la parte sana di questa storia. Abbiamo dei calciatori di categoria nettamente superiore, e stiamo onorando la nostra città in giro per la Campania. Non chiediamo nulla, semplicemente che l’amministrazione stia dalla nostra parte, sostenendoci in questo progetto che, ricordiamolo, non è del presidente Pellegrino ma di tutti gli aversani. C’è chi lavora 24 ore al giorno per il Real Agro Aversa, e per adesso dall’amministrazione comunale abbiamo trovato solo un muro”.
E si torna quindi al campo dove, bisogna sottolinearlo, sarebbero stati spesi 1,2 milioni di euro in vista delle Universiadi: “Qualcuno ci deve spiegare come sono stati spesi questi soldi, perché io sono stato personalmente al campo e mi sono girato tutto l’impianto: c’è degrado e incuria dovunque. Questi soldi, secondo me, non sono stati spesi. Qualcuno certifichi dove sono andati quei fondi. Assessore allo Sport, Commissione Sport e opposizione facciano qualcosa di concreto e diano risposte alla cittadinanza. Senza chiarezza noi siamo pronti a trovare un’alternativa. Dopo un incontro ufficiale col sindaco ero più fiducioso, ma oggi voglio delle risposte. Oggi abbiamo capito che il Comune non può garantire la manutenzione dell’impianto, visto che senza il nostro impegno la gara ufficiale non si sarebbe mai potuta svolgere. Controllerò ogni giorno, e se non ci sarà manutenzione ordinaria denuncerò tutti alle autorità competenti. Anche gli amici per i quali ho votato diventeranno i miei maggiori nemici se non avranno a cuore il ‘Bisceglia’. Non abbiamo in mente alcuna speculazione, vogliamo solamente dare vita ad un progetto calcistico che coinvolga tutta la nostra città. Se non sarà possibile saluteremo e andremo via. In tanti ci attendono a braccia aperte. Noi vogliamo Aversa, vediamo adesso se la politica aversana vuole veramente il Real Agro Aversa”.

E POI…

Non a caso abbiamo utilizzato il condizionale, perché ad oggi non è giunta, per via ufficiale o ufficiosa, alcuna richiesta altrimenti già ci saremmo portati in caserma per denunciare il voto di scambio e quindi il presunto ricattatore. Ribadisco, non esiste alcun consigliere che mi abbia proposto qualche ‘affare’. Questo è un doveroso chiarimento considerato le numerose interpretazioni sbagliate di queste ultime ore dopo le mie dichiarazioni. Le voci però girano, e nonostante un Comune grande come quello di Aversa, le notizie sono giunte fin da noi. Ribadiamo una sola cosa: non abbiamo bisogno di favori da parte di nessuno. La nostra è sola una deduzione, considerato che da mesi non si trova il bandolo della matassa quando invece Aversa ha una sola realtà che oggi potrebbe gestire quella struttura. Qualcuno vuole ostacolarci. O comunque non vuole che quella struttura sia del Real Agro Aversa. O comunque vorrebbero fare passare un eventuale diritto come un favore. Che poi si tramuterebbe in un ipotetico obbligo di ritorno del favore fatto alla società. Noi non vogliamo favori da nessuno. Chiediamo solo un diritto. L’unico a poter risolvere questo problema è il sindaco Golia: prenda una decisione, confidando nella sua competenza e nella sua autorità di primo cittadino di Aversa!