AVERSA. Messa in sicurezza del palazzo storico di via Frattini. Dubbi sui requisiti dell’impresa selezionata dal dirigente Serpico
17 Agosto 2018 - 19:31
AVERSA – Il palazzo storico che dà su via Frattini è vincolato dalla Sovrintendenza.
Ora, prima che Casertace non determinasse l’accantonamento della dirigente Giuseppina Torriero, per anni responsabile della città normanna e ora passata ad occuparsi di Caserta capoluogo, non è che questo aspetto del vincolo rappresentava un elemento di pesante restrizione rispetto a forme molto lascive di gestione dei cantieri e soprattutto delle volumetrie dei palazzi storici.
Oggi le cose dovrebbero, almeno in teoria, essere meglio regolate in maniera più prossima ad una legalità praticata e non solo enunciata.
Insomma, questo cantiere che ha determinato il 14 agosto scorso l’ordinanza a firma del comandante dei vigili urbani Stefano Guarino, rappresenta un momento delicato per la causa della conservazione del patrimonio storico-architettonico della città normanna.
Va bene chiudere la strada. Il discorso diventa più complesso nel momento in cui entriamo nel merito dell’intervento: la messa in sicurezza dell’immobile.
Occhio, mettere in sicurezza un immobile storico, vincolato dalla Sovrintendenza, non è un gioco da ragazzi e soprattutto non può essere realizzato da una impresa edile purchè sia.
Occorre essere dotati di alcuni ben precisati requisiti.
Ora, il dirigente dell’Ufficio Tecnico del Comune Raffaele Serpico, è persona esperta e dunque dobbiamo ritenere che la società Smedil Srl di Giugliano questi requisiti ce li abbia.
Società macchine edili, leggiamo nel cartello.
Bah, una verifica tipicamente ferragostana la merita.