AVERSA. Per il giornale galeotto l’assessora piange. Il sindaco “si scompiaccia” dalle risate. Per CasertaCe “si fotte” perché chi piange…
25 Settembre 2018 - 17:40
AVERSA (Gianluigi Guarino) – Al Comune di Aversa si piange o si ride? Sicuramente “si fotte”. Nel senso che, come recita il proverbio, “chi chiagn fott’ a chi rir'”.
Ed allora, in questo marasma scomposto di sentimenti antitetici, il dibattito sulla città finisce per costituirsi attraverso delle trame che nulla hanno a che fare con il governo reale dei problemi e con una tesione ragionata, pianificata, orientata cognitivamente alla loro risoluzione.
Se il sindaco Enrico De Cristofaro diventa all’improvviso, forse per una reminiscenza generazionale, come il Celentano del “Prisencolinensinainciusol” e si mette lì ad ispirare parole, firmate dai suoi consiglieri di maggioranza, (che a questo punto noi assumiamo nel nostro personalissimo vocabolario, garantendo una loro codifica ed un loro stabile uso) allora anche noi, come i consiglieri comunali di De Cristofaro, “ci scompiacciamo” (sic!, e se non ci credete leggete il testo pubblicato in calce) di fronte a questa storia narrata da un giornale cartaceo non meglio identificato (ma non ce ne sono poi tanti in giro) sulla presunta scena densa di pathos che avrebbe visto l’assessora Marica De Angelis scappare in lascrime, disperata, al cospetto di una delle 12 delibere approvate, evidentemente tanto scadente da far, per l’appunto, piangere.
Ma questo, affermano i consiglieri, sempre ispirati dal primo cittadino, sempre molto sul pezzo quando si tratta di assumere posizioni rispetto alle vicende riguardanti la citata assessore, sarebbe falso al punto che il fantomatico pianto si trasformerebbe in una risata molto più che prorompente, molto più che fragorosa, molto più che scompisciante: una risata scompiacciante.
Evviva la supercazzola.