AVERSA. Raid contro le auto. Cresce l’allarme tra i residenti

7 Giugno 2020 - 08:00

AVERSA – (Lidia e Christian de Angelis) Escalation di criminalità ad Aversa. I social pullulano di racconti di raid consumati ai danni di auto parcheggiate e di risse e pestaggi in città, nelle ore serali e notturne (LEGGI QUI L’ULTIMO EPISODIO).

Ecco i racconti di alcuni cittadini: “in meno di una settimana (da sabato 30 maggio a venerdì 5 giugno) sulla mia pelle (o di amici) ho vissuto due tentativi di furto finiti per fortuna con un lieto fine. Uno sabato scorso in via Giotto, nei pressi del bar Radici. Per fortuna l’auto del mio amico era con antifurto e block shaft. Ma resta il danno alla portiera e alla serratura da riparare. Venerdì 5 giugno, in via Aldo Moro. Nei pressi della pizzeria Savaris e del bar Primo Cafè, un altro tentativo di furto riuscito male. Con un calzino appallottolato (e poi lasciato nel retro dell’auto) hanno rotto il vetro e sono entrati. Controllato che non ci fosse nulla in auto e vista l’impossibilità di accenderla hanno desistito. Alla fine però, sono solo tentativi. Accadono ovunque no? Possono essere anche dei furfanti che si divertono ad entrare nelle auto degli altri e frugare nel cruscotto, giusto?“.

E ancora: “mega rissa accaduta sabato scorso nei pressi del Vizietto. Lì la scusa è che le risse ci sono sempre state e tra ragazzi accadono spesso. Vero? Anche se si fracassano di botte con la testa su un marciapiede e rischiano di lasciarci la pelle. Tutto regolare. O parliamo della baraonda di stasera, dove dicono che siano addirittura usciti fuori pistole e coltelli. Cosa stiamo aspettando? Che accada come l’ultima volta? Nel lontano 2013? Quando difronte alle Poste perse la vita un ragazzo? A 100 metri dalla caserma dei Carabinieri? È possibile tutto questo? Si vede che quel summit del 14 Maggio non ha avuto alcun riscontro positivo. Forse la linea internet non era in grado di far comunicare i partecipanti della videoconferenza. Fatto sta che Aversa ormai è diventata una giungla. Baraonda in mano alla microcriminalità. E se vi stupisce quello che sta accadendo in America, non vi meravigliate se vi trovate il posto auto vuoto. Le forze dell’ordine ad Aversa si sono viste solo nella quarantena, perché obbligati. E la prova è stata la rapina alla banca Unicredit di Piazza Vittorio Emanuele III di qualche mese fa. A 500 metri dalla caserma dei carabinieri un tir ha bloccato la strada principale della città. Senza che nessuno si accorgesse di nulla. Nemmeno un controllo“.