AVERSA. Senza enfatizzare, ecco perchè è giusto segnalare che al 5 febbraio il vicesindaco Ronza non aveva ancora pagato il bollo auto
8 Febbraio 2019 - 11:43
AVERSA – (Christian e Lidia de Angelis) Com’è noto, esiste un’applicazione peraltro usata anche da note trasmissioni di inchiesta, quali Striscia la Notizia, che consente di verificare se un cittadino, proprietario o possessore di un’auto, sia o meno in regola con la corresponsione del cosiddetto bollo, che oggi si identifica come una vera e propria tassa di possesso.
Naturalmente, il privato cittadino non può e non deve essere oggetto di trattazione ed esposizione giornalistiche, mentre lo strumento è molto utile per capire se chi possiede incarichi pubblici, ancor di più, funzioni di rappresentanza diretta o indiretta del popolo sovrano, abbia fornito l’esempio, pagando regolarmente, nei termini previsti dalla legge, il bollo auto.
Ciò non vuol dire che l’ingegnere Michele Ronza, vicesindaco di Aversa e assessore ai lavori pubblici della città normanna, sia un evasore fiscale. Per carità. Sicuramente si è trattato di una dimenticanza. Però, il fatto va rivelato perchè a fronte di privilegi che un politico indubbiamente vanta nel momento in cui ricopre delle cariche tanto autorevoli, come quelle di vicesindaco e di assessore ai lavori pubblici di una città grande ed importante, qual è sicuramente Aversa, deve essere estremamente concentrato sulle sue cose, sull’altra funzione cioè quella di cittadino e contribuente.
In poche parole, quando riguardano un privato cittadino, se 4, 5, 6 giorni di ritardo nel pagamento di un bollo auto non possono rappresentare argomento di discussione, men che meno diventare spunto per giudizi morali, sicuramente degni di miglior causa, diverso il discorso nel momento in cui la dimenticanza riguarda un uomo pubblico, titolare di una delega di rappresentanza, in questo caso, indiretta, dato che l’ingegnere Ronza non è stato eletto dal popolo, ma per volontà del sindaco Enrico De Cristofaro, svolge addirittura la funzione di vicariato, non ci si può astenere dal pubblicare la notizia, e dal commentarla adeguatamente. Questo attiene al dovere, ancor più che al diritto, di un giornalista.
Lo scorso 5 febbraio, l’applicazione citata all’inizio di questo articolo non segnalava il pagamento del bollo, relativo all’auto, identificata attraverso la targa, utilizzata dal vicesindaco di Aversa, nonchè assessore ai lavori pubblici, Michele Ronza.
Tutto qui. La speranza è che quel giorno stesso o nei giorni immediatamente successivi, Ronza abbia rimediato all’errore o alla dimenticanza, visto e considerato che il termine di pagamento è fissato per il 31 gennaio.