CAMORRA E POLITICA. Il pentito chiama in causa il sindaco di FRIGNANO Gabriele Piatto per un incontro con un ex killer, poi imprenditore del CLAN DEI CASALESI

6 Febbraio 2020 - 16:59

FRIGNANO(g.g.) Sarebbe interessante ascoltare direttamente dalla voce o eventualmente dalla penna, dalla tastiera del sindaco di Frignano Gabriele Piatto se lui ha incontrato qualche volta Massimo Montella detto ‘o pecoraro, anche lui frignanese. Sarebbe interessante perchè, al di la del fatto che nulla produrrebbe, al momento, l’accertamento di una frequentazione di questo tipo, è importante conoscere, sapere se un rappresentante delle istituzioni si rapportasse o meno a personaggi di rilievo criminale, qual è senz’altro l’appena citato Massimo Montella.

Il chiarimento del sindaco Piatto diventa necessario per confutare ciò che il collaboratore di giustizia Generoso Restina, considerato dalla magistratura inquirente della dda utile ed affidabile, e che molto ha contribuito, grazie al lavoro sotto traccia, dell’allora capo della Squadra Mobile di Napoli Vittorio Pisani, alla cattura di Michele Zagaria, ha sostenuto, al cospetto dei magistrati della dda o di loro delegati della polizia giudiziaria il giorno 17 dicembre 2014, il cui stralcio specifico pubblichiamo in calce a questo articolo.

Dichiara Generoso Restina a verbale: “(…) Anche pochi giorni orsono nella ricorrenza dei morti (si riferisce al 2 novembre 2014, n.d.d.), ho visto che la ditta di Massimo Montella, era impegnata nelle operazioni di rifacimento dell’asfalto della strada che porta dal cimitero di Frignano all’imbocco della superstrada. Nell’occasione

– continua Restina –  l’ho incontrato insieme al sindaco di Frignano, Gabriele Piatto, che è titolare, sulla stessa strada interessata dai lavori, di un distributore di benzina e gas con annesso bar e dell’attività di famiglia di distribuzione di bombole per gpl all’insegna Bellogas“.

Ora, indubbiamente, il sindaco di Frignano parla con il titolare di un’impresa che si è aggiudicata dei lavori in un bando presumibilmente realizzato dal comune. Sulla carta, nulla di strano. Ma Frignano non è Piombino, Rosignano. Di Montella, infatti, lo stesso Restina racconta: “(…) Ha anche lavorato con la sua impresa, nel settore della distribuzione del gas per conto di Antonio Piccolo e mi è stato indicato come un soggetto da rispettare.

Leggendo questi stralci, appare che Piatto o la sua famiglia sono titolari di attività imprenditoriali nel settore della distribuzione del gas. Parimenti, appare anche che Massimo Montella ha lavorato con la sua impresa, nel settore della distribuzione del gas per conto di Antonio Piccolo.

Se si fosse trattato di un privato cittadino, di fronte queste dichiarazioni, non in grado, non sufficienti assolutamente a determinare anche un sospetto, saremmo passati oltre. Ma siccome stiamo parlando di un sindaco, tra le altre cose in predicato di candidarsi alle prossime elezioni regionali nella iper variopinta lista della Lega (CLICCA QUI PER LEGGERE IL NOSTRO ARTICOLO DI IERI) poniamo a Gabriele Piatto la richiesta di un chiarimento perchè si dà il caso che Montella è uno che aveva un’impresa di costruzioni e abilitata alle opere pubbliche, ma nei ritagli di tempo, per hobby, studiava anche da killer nel clan dei casalesi.

Spiega ancora al riguardo Generoso Restina: “Costui (si riferisce a Raffaele Di Caprio, n.d.d.) mi ha anche riferito che uno dei motivi era legato ad un tentato omicidio di cui lo stesso Massimo Montella si era reso autore ai danni di una persona di Casal di Principe, alcuni anni prima. Questo aveva comportato la necessità di rivolgersi al clan Zagaria che assicurasse a lui la protezione rispetto alla volontà degli Schiavone di eliminarlo“.

Dunque, ricapitoliamo: nessun processo sommario e nessuna addebito particolare. Non a Gabriele Piatto, ma al sindaco Gabriele Piatto è importante, a nostro avviso, chiedere qual è la sua tesi rispetto a queste dichiarazioni rese da Generoso Restina alla direzione distrettuale antimafia di Napoli.

 

QUI SOTTO LE DICHIARAZIONI RESE DA GENEROSO RESTINA IL 17.12.2014