Ad Script

CAMORRA. False fatture per riciclare i soldi del clan. 55mila euro di prelievi al giorno e un esercito di “spicciatori” al soldo del clan dei casalesi

11 Ottobre 2021 - 12:50

CASAL DI PRINCIPE –  Sono 11 i soggetti identificati e dalla misura della custodia cautelare in carcere, che gestivano le società fittizie, i conti correnti e che coordinavano la rete degli ‘spicciatori’ (52 soggetti di cui 37 destinatari delle misure degli arresti domiciliari e 15 dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria), nell’operazione che dalle prime ore di questa mattina, ha portato i finanzieri del nucleo Speciale di Polizia Valutaria in collaborazione con i comandi provinciali della Guardia di finanza di Napoli, Caserta e Salerno, su delega della procura della Repubblica di Napoli, ad eseguire un’ordinanza di applicazione di misure coercitive, emessa dal gip presso il Tribunale campano, nei confronti di 63 persone, di cui 48 tratte in arresto. Tutte gravemente indiziate, a vario titolo, per il reato di associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio a vantaggio del clan dei Casalesi. Le somme prelevate pari complessivamente nel periodo 2016-2020 (mediamente circa 55mila euro al giorno famiglie) venivano poi elargite ad esponenti del clan dei Casalesi, al fine di provvedere al sostentamento di svariate tenute di dello stesso cartello criminale.