CAMORRA. Respinto il ricorso in Cassazione, confermata la condanna per Invito

1 Dicembre 2018 - 13:45

MONDRAGONE – La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso presentato dall’avvocato di Simone Invito, 28 anni, di Mondragone considerato dalla dda uno degli elementi apicali del nuovo gruppo criminale dopo la fine di quello di Augusto La Torre.

Invito era stato condannato in appello a 26 anni di carcere per associazione a delinquere di stampo mafioso, finalizzata alle estorsioni.

Anche Emanuele Invito era stato condannato nello stesso processo a 4 anni e 2 mesi per possesso di armi aggravato dalla finalità mafiosa. Anche egli ha presentato ricorso in Cassazione.

Ma gli ermellini hanno deciso: “La sentenza impugnata – scrivono – ha razionalmente giustificato la sussistenza dell’aggravante, contestata sotto forma di agevolazione mafiosa, ancorandone il necessario elemento soggettivo al tenore delle intercettazioni, dalle quali risulta la piena consapevolezza dell’agente nell’occultamento delle armi per metterle a disposizione del clan La Torre, nel cui ambito il fratello Simone rivestiva un ruolo centrale, condividendone le finalità, facendo corretta applicazione dei principi enunciati al riguardo dalla giurisprudenza di legittimità”.