CAPUA. Che inguacchio nella vendita del Comune allo Zuckerberg di Capua del terreno industriale a Vitulazio. La segretaria comunale tenuta fuori dal rogito e i 300mila euro spesi sono in contrasto con il regolamento in vigore

28 Agosto 2024 - 12:37

Siamo venuti in possesso, in questi giorni, di una determina data 6 agosto che revoca in parte quella del 28 giugno e che definire incredibile non è eccessivo. Leggete un po’ cosa si sono “firati di fare” Adolfo Villani, Raffaella Esposito e il misterioso I.S.

CAPUA (g.g.) Non siamo in grado di stabilire se l’iniziale I. sia quella del nome o del cognome. Conseguentemente, non siamo in grado di stabilire neppure se l’altra iniziale, la S., rappresenti a sua volta l’inizio del nome o del cognome del protagonista ancora segreto del nostro articolo

Quello che non riusciamo a comprendere, al riguardo, è perché i cittadini di Capua, che vendono, tutto sommato a prezzo molto modico, una loro proprietà immobiliare, debbano essere tenuti all’oscuro, ad opera di chi li ha rappresentati in questo negozio giuridico, a chi diavolo abbiano venduto tanti metri quadrati, ma proprio tanti, di terreno, destinato ad accogliere attività industriali e produttive all’interno del perimetro del Comune di Vitulazio, dove insiste, ma a questo punto sarebbe meglio dire dove insisteva, questa proprietà del Comune di Capua.

Avete mai visto che una persona venda una casa ad un’altra persona senza conoscerne le generalità? Sindaco Villani, legga bene questa frase: chi non ha nulla da temere, non ha nulla da nascondere

Questa manfrina che dura da mesi e mesi e su cui CasertaCe si è già prodotta in un articolo (CLIKKA E LEGGI) è, da un lato stucchevole, dall’altro lato indecente

Cosa c’azzecca la privacy con una vendita immobiliare di un terreno che, la vogliamo informare caro sindaco, non è di sua proprietà ma, in quota parte, di tutti i capuani?

Detto questo – e la cosa non finisce qui – possiamo dedurre dalla determina n. 763 dello scorso 6 agosto, a firma del dirigente Raffaella Esposito stavolta non nella vesta di responsabile dello sportello unico per le attività produttiva bensì responsabile del III settore ossia programmazione e pianificazione ambientale e territoriale in pratica l’urbanistica ha accolto la richiesta di una sorta di Gianni Agnelli dei nostri tempi, di una sorta di Elon Musk, una sorta di Bill Gates

Scrive, infatti, il misterioso I.S., le cui iniziali va precisata, abbiamo appreso non dall’ultima determina del 6 agosto bensì dalla penultima quella del 28 giugno, al Comune di Capua che lui è in condizione di perfezionare l’acquisto del terreno solo nel periodo che va dal 16 al 31 agosto perché dopo questo breve intervallo temporale lui non sarebbe più disponibile in quanto per tutti i mesi successivi sarebbe indisponibile per motivi di lavoro

E chi Zuckerberg? Detto francamente, questa formuletta introduttiva della determina del 6 agosto non ci convince proprio per nulla. L’operazione materiale ossia il rogito era affidata nel corpo della determina del 28 giugno, al segretario comunale Renata Gallucci

Ora, siccome qua nessuno è fesso per quale motivo lo Zuckerberg di Capua aggiunge l’aggettivo notarile al sostantivo rogito che in questo caso in maniera risaputa anche da lui sarebbe stato sottoscritto non da un notaio ma da un altro pubblico ufficiale in rappresentanza dello stato ossia dal segretario comunale?  Si dirà: è un lapsus insieme alla parola rogito parte, anche quando non dovrebbe partire, l’aggettivo notarile in quanto il segretario comunale svolge una funzione notarile. Se non ci fosse il resto della comunicazione spedita da Zuckerberg al Comune di Capua, potremmo anche far passare la cosa con la spiegazione appena esternata. Ma I.S. va oltre e dice che lui il notaio, eventualmente, lo ha già pronto ed è pronto a sostenere i costi di un rogito che a quel punto sarebbe in sostanza, ma anche in forma, un rogito notarile

Voi volete veramente darci a bere che questo I.S. non fosse a conoscenza del fatto che la segretaria manco a dirlo proprio nel periodo tra il 16 e il 31 agosto, si trovasse in ferie? A noi pare na pastetta preparata

Sapete cosa risponde la signora Esposito a questa sollecitazione del Zuckerberg capuano? Il Comune è pienamente a disposizione. Che disdetta, il segretario comunale è in ferie e siccome questa cosa noi la vogliamo sbrigare in fretta okay, andiamo dal notaio, scelto dall’acquirente al quale, fra i tanti vantaggi avuti in questa storia viene attribuito anche questo. Per farlo, però, occorre redigere un’altra determina per revocare, eliminare, emendare quella parte della determina del 28 giugno che affidava alla segretaria comunale il compito del rogito. E’ mai possibile che questo atto non si poteva fare il 12 agosto o il 13 agosto o il 3 settembre o il 4 settembre? Che va a fare questo privato, il giro del mondo che gli impedisce di vedere le mure della città di Fieramosca per 7/8 mesi forse 1 anno? Ma ci faccia il piacere sindaco Villani!

Domanda: ma la segretaria comunale ha voluto allontanarsi per evitare di autenticare un’operazione immobiliare dai tratti opachi oppure si è aspettato che andasse in ferie per non coinvolgerla?

Fatto sta che il Comune si è messo pienamente a disposizione del privato acquirente ma tutta questa storia è strana: prima asta andata deserta base 496.321,15. Seconda chiamata d’asta 446.689,04 in pratica meno 50mila euro vale a dire il 10% di decremento

Finite le chiamate d’asta che vanno deserte il Comune di Capua si incammina lungo il sentiero (desiderato) della trattativa privata. Però, la legge non è che permetta all’ente pubblico di vendere un bene dei cittadini a quanto cavolo gli pare. La trattativa privata deve avvenire nel rispetto di certi parametri.

Va riconosciuto che chi amministrava Capua nel 2011 aveva previsto nel regolamento apposito un elemento a tutela del valore del bene immobile che può essere venduto anche con trattativa privata autorizzata dalla giunta ma senza regalarlo, senza svalutarlo in maniera impropria tutto ciò

Recita la determina del 28 giugno: “Visto l’articolo 7 bis della modifica al regolamento di cui alla deliberazione di consiglio comunale n 40 del 28/07/2011, il quale recita: “Il prezzo di aggiudicazione non deve essere inferiore al 10% del valore potenziale associato all’ultimo esperimento di asta.

Non c’è dubbio, aggiungiamo noi, che il valore potenziale che ha dato forma alla seconda cifra di base d’asta ossia i 446.689,04 rappresenti il parametro su cui misurare il decremento massimo del 10%. Tu, Comune di Capua potevi trattare anche con 10 imprenditori privati ma non avresti potuto mai vendere al di sotto della cifra di 401.618,124

Ci spiegate come ha fatto il Comune di Capua a vendere questo terreno così come specificato nella determina del 28 giugno alala cifra di 300mila euro ossia con un decremento del 35%?

Non ci risulta che il consiglio comunale abbia rimodificato il regolamento e l’articolo 7 bis.

Prima di parlare però di invalidità possibile dell’atto, vogliamo studiare ulteriormente il fascicolo magari dopo avere scoperto l’identità dello Zuckerberg, di Elon Musk, del Gianni Agnelli tutti oberati da impegni lunghi e irrinunciabili, che popola, senza che noi ce ne siamo mai accorti, il firmamento dell’imprenditoria capuana