CASAGIOVE. Hotel Houston sequestrato, Danilo D’Angelo:” Inerzia totale del sindaco”. E sul resto…

2 Maggio 2018 - 16:10

CASAGIOVE (luigi vincenzo repola) – E’ di venerdì la decisione del giudice del tribunale di Santa Maria Capua Vetere del sequestro di quel che resta dell’hotel Houston. La decisione sarebbe dovuta allo stato di abbandono, per i rischi che la mancata manutenzione di un immobile di tali dimensioni può provocare ma anche per una questione di sicurezza, essendo diventato il Houston un riparo per chi vive ai margini della società.

L’albergo risulta trasferito alla Soc. “ITACA S.p.A.” con Decreto del Tribunale di Santa Maria C.V. del 2010. La società è interessata alla vendita. Nella perizia di stima l’ex complesso turistico è valutato oltre 4 milioni di euro. Nella campagna elettorale che nel 2016 ha infiammato la città, proprio l’hotel Houston fu uno dei protagonisti del dibattito.

Abbiamo raggiunto telefonicamente Danilo D’angelo, ex assessore ai Lavori Pubblici, dimessosi nel luglio 2017 per dissidi proprio con il sindaco e che ha formato un gruppo di opposizione in consiglio comunale con altri esuli

del progetto politico di Corsale.

Danilo, qual è la posizione del gruppo “Casagiove nel Cuore” per la vicenda dell’Hotel Houston?
Il comune di Casagiove dovrebbe assistere agli immobili comunali e non lo fa, questo è il problema. C’è un’assenza di pianificazione urbanistica, se non offri un’opportunità di sviluppo, il degrado è inevitabile. L’albergo è il biglietto da visita della città. E’ l’ennesima prova che l’amministrazione comunale è totalmente assente. l’Hotel Huoston è solo il caso più eclatante. Ma c’è ne sono diversi.

Diversi casi? Di quali zone parla precisamente?
Basti pensare alle situazioni del verde pubblico, con vegetazione che cresce liberamente. Nei pressi dell’ospedale militare, nelle immediate vicinanze della scuola “Pascoli”. Aggiungo anche il cimitero, lasciato nel dimenticatoio, non c’è manutenzione, con cappelle abbandonate a se stesse, hanno gli strumenti ma non fanno nulla, siamo con un incaricato al Puc che non si capisce che stia facendo in questa amministrazione.  Cercano di tirare a campare.

Il vostro gruppo consiliare, però, ha idea di come riqualificare l’Hotel Houston?
Non è solo una questione di Hotel Houston o meno. La nostra idea non riguarda il singolo. Il problema di Casagiove è la mancanza di uno strumento urbanistico che funzioni. Noi vogliamo creare un qualcosa che riguardi l’intero territorio, uno sviluppo di tutta la città. Ad esempio, noi avremmo partecipato alla istituzione del parco interculturale dei Monte Tifatini, che ha visto unite Caserta, Capua, Casapulla, Castel Morrone e San Prisco, per uno sviluppo complessivo dei territori. Anche in questo si dimostra la sensibilità di un’amministrazione.