CASAGIOVE. Politica in crisi: botta e risposta tra maggioranze e opposizione

28 Luglio 2024 - 11:13

CASAGIOVE (Debora Carrano) – Crisi politica: la versione dei due schieramenti tiene banco in questo fine settimana. Sul passaggio all’opposizione di due consiglieri, nove gli esponenti del Consiglio comunale che si schierano ufficialmente con il primo cittadino. La presidente del Consiglio, Michela Perrotta, e con lei Anna Altavilla, Gennaro Caiazza, Valerio Cappio, Anna Castiello, Giuseppe Di Mezza, Giovanna Ferrante, Raffaele Gammella e Carlo Senatore, hanno puntato il dito contro Tommaso De Angelis e Pietro Menditto. “A nostro avviso è il momento di rilanciare il programma comune costruito con coloro che ebbero l’ardire di osare, di sfidare il già scritto al quale, dalla Città dei valori antichi e solidi ottenne un consenso spontaneo, non condizionato. – Scrivono riferendosi alla campagna elettorale, che ha visto Peppe Vozza battersi e vincere contro Danilo D’Angelo. Poi continuano –

Il patto offerto alla Città deve essere rispettato”. Parlano poi delle restrizioni imposte dalla pandemia e rallentati dal contagio, della carenza di personale, e non si esonerano dal puntare il dito contro l’opposizione “che ha scelto, anziché il confronto, la manovra dei cavilli, il populismo e la via giudiziaria”. Sottolineano l’esistenza di “una maggioranza compatta, che conta su nove Consiglieri ed Il Sindaco”. Ribadiscono dunque la fiducia al sindaco e puntano su un nuovo slancio e coesione.

LA REPLICA DELLA MINORANZA 

Pronta la risposta dei consiglieri di opposizione.

Tommaso De Angelis, Pietro Menditto, Cristian Bruno Gallo, Giuseppina Mingione, Francesco Moscatiello, Concetta Petrillo e Francesco Costanzo non perdono tempo e facendo espresso riferimenti al comunicato diffuso dal sindaco, lo invitano a riflettere sulla perdita di due pedine, De Angelis e Menditto, “che hanno contributo in maniera determinante alla vittoria delle elezioni e a portare avanti progetti di riqualificazione di Piazza della Vittoria e di finanziamento sulla Nazionale Appia e sulla Scuola Milani”. 

“Mai un mea culpa, mai un’ammissione di responsabilità”, dicono riferendosi a Peppe Vozza. 

“Dopo la fallimentare gestione di questi 4 anni (prima nel metodo e poi nei risultati) costellata da fior di milioni di euro di finanziamenti persi (Casagiove è tra i peggiori della provincia di Caserta), il Sindaco ha preferito mantenere inalterata la Giunta senza dare una sterzata all’attività amministrativa”, affermano mettendo in evidenza il motivo di rottura: i posti nell’esecutivo. 

Parlano di maggioranza inconcludente e presuntuosa e del mancato coinvolgimento

dei cittadini nelle scelte.

Passano per la questione dell’impianto di compostaggio, per il

Puc, il bilancio sociale, la riqualificazione del centro storico, il rifacimento delle strade principali, il Forum dei Giovani, l’apertura della Reggia varco Ercole, la delocalizzazione del campo sportivo e del mercato, la realizzazione della nuova Caserma dei Carabinieri, la ricerca costante di fonti di finanziamento, in particolare per la riqualificazione del Quartiere Militare Borbonico.  

“L’amministrazione Vozza non sarà certo ricordata per questo, ma sarà sicuramente ricordata per essere stata la prima nella storia della città di Casagiove a limitare i poteri dei Consiglieri Comunali, violando i principi della Costituzione. – Dicono e ricordano – Solo attraverso un ricorso presentato dai consiglieri di minoranza, la legalità è stata ripristinata in seno al Consiglio Comunale”.

E non trascurano anche di ricordare che “è stato il sindaco a denunciare il suo concorrente prima delle elezioni” (circostanza comunque non provata e sulla quale Vozza ha dichiarato di non essere a conoscenza dell’indagine). 

Concludono poi con un’apertura: “Invitiamo il sindaco, nel prossimo futuro, a desistere dal ripetere comunicati tristi e banali, ritenendosi più corretto intervenire in Consiglio Comunale senza sottrarsi al dibattito democratico”.