CASAGIOVE. Sub-affitti e convenzioni matriosca: il comune risponda sulla gestione economica del Palazzetto dello sport perché l’articolo 18 pare violato

27 Dicembre 2019 - 17:20

CASAGIOVE (g.g.) – “Se mi sbaglio mi corrigerete” disse nell’ormai lontano 1978 Karol Wojtyła, divenuto da quel giorno Giovanni Paolo II. Ed è quello che potremmo dire anche noi, senza nessun parallelismo di beatificazione, al sindaco di Casagiove Roberto Corsale e a chi gestisce il palazzetto dello sport cittadino, cioè De Mauro, imprenditore casagiovese attivo nel mondo delle apparecchiature sanitarie, coadiuvato da un altro soggetto per noi ancora sconosciuto. Ciò che stiamo per chiedere adesso è, più o meno, la stessa cosa di cui parlavamo un po’ di tempo fa (ESATTAMENTE QUI

), cioè il contratto firmato tra l’amministrazione comunale nel 2014 e il concessionario che ha in gestione l’edificio sportivo. Restiamo sempre sull’articolo 18, già citato altre volte. Questa parte del contratto prevede che per tutta la durata del servizio “è vietata, a pena di nullità, la cessione anche parziale del contratto, senza la preventiva autorizzazione dell’amministrazione comunale.” Essendo acclarato che all’interno del Palazzetto sono in funzione: una palestra, un punto ristoro, una scuola calcio, una squadra di basket e non solo e si aggiunga che nei weekend si disputano partite di diversi campionati di calcio a 5 universitari e dilettantistici, tutte queste attività hanno avuto il permesso dall’amministrazione comunale?
Perché in caso contrario, se queste autorizzazioni non dovessero essere in mezzo ai faldoni del comune o su qualche pc negli uffici di via Iovara, il contratto del palazzetto sarebbe da annullare. E tanti saluti alla compagnia.

Partendo dal presupposto che non riteniamo che questi business non si svolgano “a nero“, le autorizzazioni comunali esistono oppure è tutte queste attività sono di proprietà, sotto la mano saggia di chi gestisce il campo? Onestamente, a noi di Casertace piace questo articolo 18. E’ stato scritto bene e ci sembra anche corretto neche nel rispetto di principio di bene pubblico. Quello che ci piace di meno, diciamo così, è come viene fatto rispettare l’articolo 18 dall’amministrazione di Casagiove. Ovviamente attendiamo risposta e documenti, perché, se ci sbagliamo, ci corrigerete.